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Una lontra in Calabria: la speranza di salvarla dura poco

Quando Maurizio Parise e la moglie hanno visto quello strano quadrupede uscire faticosamente dal mare per poi adagiarsi sulla spiaggia, proprio alla foce del Fiume Angitola, non hanno creduto ai propri occhi. Consapevoli di trovarsi di fronte a…

Quando Maurizio Parise e la moglie hanno visto quello strano quadrupede uscire faticosamente dal mare per poi adagiarsi sulla spiaggia, proprio alla foce del Fiume Angitola, non hanno creduto ai propri occhi.
Consapevoli di trovarsi di fronte a una specie rara e a un animale in difficoltà, hanno pensato di contattare il WWF nella persona di Pino Paolillo, che si è precipitato sul posto per identificare l’insolito mammifero.

“A dire il vero – ha dichiarato il naturalista – al telefono avevo pensato  ad una nutria, un grosso roditore di origine sudamericana  presente in molte zone umide della penisola, trasportato in mare dalla corrente del fiume, ma già da lontano, guardando con il binocolo quella macchia scura distesa sulla sabbia, ho provato un’emozione fortissima nel riconoscere uno degli animali più rari e minacciati della fauna italiana : la Lontra, di cui in tutta la penisola non vivono che circa 250 individui”

Le sue condizioni però sono sembrate subito disperate , tanto da indurre il responsabile del WWF a recuperare il rarissimo mustelide  con l’aiuto di Parise, nel tentativo di farlo arrivare nel più breve tempo possibile presso il CRAS di Catanzaro per essere sottoposto alle cure del caso.
Purtroppo  la corsa affannosa verso il capoluogo e la staffetta organizzata con il responsabile delle Guardie Volontarie del WWF di Catanzaro, Saverio Feudale, non è bastata a salvare la povera lontra, che è morta durante il trasporto.
Secondo il WWF la perdita di una lontra, animale così straordinario e raro, sulle cui cause bisognerà indagare,  non può che lasciare un grande dispiacere, attenuato in parte dalla grande disponibilità e dalla sensibilità dimostrata da persone come i coniugi Parise, che per primi hanno assistito la lontra alla foce dell’Angitola.
Il ritrovamento di Pizzo riveste un grandissimo interesse scientifico in quanto non erano note segnalazioni di lontra al di sotto della provincia di Cosenza, con i nuclei dei bacini idrografici del Raganello, del Lao e del Crati e accresce enormemente  l’importanza naturalistica del fiume Angitola per il quale il WWF (che gestisce l’Oasi del Lago Angitola) chiederà maggiori e più efficaci interventi di conservazione.

WWF Calabria

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