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Parchi nazionali aspettano il riordino

La gestione dei Parchi Nazionali  nel nostro Paese presenta da tempo gravi problemi in relazione al mancato rinnovo di alcuni Presidenti e molti Consigli Direttivi scaduti. Il ritardo nei rinnovi degli organi collegiali di governo degli Enti Parco,…

La gestione dei Parchi Nazionali  nel nostro Paese presenta da tempo gravi problemi in relazione al mancato rinnovo di alcuni Presidenti e molti Consigli Direttivi scaduti.
Il ritardo nei rinnovi degli organi collegiali di governo degli Enti Parco, previsti dal comma 4 dell’art.9 della legge n. 394 del 6 dicembre 1991, è dovuto al mancato riordino dei Consigli Direttivi in applicare di provvedimenti legislativi già adottati per la riduzione della spesa pubblica che impongono una sostanziale riduzione dei loro componenti.

 Il ritardo della nomina dei Presidenti dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e delle Foreste Casentinesi è dovuto invece alla mancata intesa tra Ministero dell’Ambiente e le Regioni competenti per territorio. La trasmissione al Parlamento dello schema di un decreto del Presidente della Repubblica per il “Regolamento di riordino degli enti vigilati del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”, offre al Parlamento e al Governo l’opportunità di assumere un provvedimento mirato per assicurare il riordino dei Consigli Direttivi degli Enti Parco Nazionali, consentendo l’avvio delle procedure necessarie per il rinnovo degli organi scaduti, alcuni da molti anni, ed evitare il mancato rinnovo dei Consigli in scadenza nei primi sei mesi del 2013.

Per il WWF questo provvedimento sarebbe un autentico regalo di Natale per i nostri Parchi Nazionali che rischiano, con il termine della Legislatura, un 2013 senza organi di gestione. E’ però necessario agire con tempestività e lungimiranza al fine di assicurare da parte delle Commissioni competenti di Camera e Senato il parere favorevole in merito al riordino della composizione dei Consigli Direttivi e successivamente l’adozione del provvedimento definitivo da parte del Consiglio dei Ministri. Serve lavorare in fretta per un parere favorevole del Parlamento prima di Natale, ma è opportuno allo stesso tempo anche fare bene, evitando inutili e dannosi colpi di mano.

Il WWF ribadisce l’importanza di assicurare nella nuova composizione dei Consigli Direttivi degli Enti Parco la prevalenza della rappresentanza degli interessi nazionali e generali rispetto alla rappresentanza delle legittime istanze delle comunità locali e l’inopportuna presenza nell’organi di governo dei Parchi Nazionali di rappresentanti di specifici interessi di settore.

Il WWF sollecita pertanto alle Commissioni parlamentari competenti il rilascio del necessario parere sullo schema di decreto, favorendo la semplificazione della composizione dei Consigli Direttivi, da più parti richiesta, mantenendo nel contempo gli equilibri di rappresentanza che la Legge quadro n.394 del 1991 ha garantito fino ad oggi. Sarà poi compito del Consiglio dei Ministri garantire il completamento dell’iter necessario a rendere esecutivo il provvedimento al fine di semplificare il quadro normativo di riferimento per rendere più efficiente la gestione dei nostri Parchi Nazionali.

Il WWF chiede inoltre al Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ai Presidenti delle Regioni Marche ed Umbria, per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed ai Presidenti delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi,   di assumere ogni iniziativa possibile nell’ambito delle loro prerogative per raggiungere rapidamente l’intesa prevista dalla Legge quadro sulle aree protette per la nomina dei Presidenti di questi due importanti Parchi Nazionali.
Sibillini e Foreste Casentinesi attendono dal mese di giugno i loro Presidenti e rischiano senza l’intesa tra Ministero dell’Ambiente e Regioni un 2013 caratterizzato da lunghi commissariamenti dei rispettivi Enti di gestione.

Nel 2012 il WWF Italia è intervenuto in più occasioni nel dibattito sulla riforma della Legge quadro sulle aree naturali protette, ribadendo alcuni principi fondamentali in relazione alla specifica missione degli Enti Parco, la conservazione del nostro patrimonio naturale, sollecitando l’assunzione di provvedimenti in grado di assicurare una gestione efficace ed efficiente dei nostri Parchi Nazionali, senza però stravolgere gli equilibri tra i soggetti rappresentati all’interno dei consigli direttivi degli Enti.

Nell’attuale Legislatura, giunta oramai prematuramente al termine, non si sono create le condizioni per un approfondito confronto sullo stato di attuazione della Legge quadro sulle aree naturali protette che favorisse un’ampia condivisione sui possibili interventi legislativi per una riforma organica della normativa vigente. Sono così rimasti irrisolti anche alcuni specifici problemi determinati nel frattempo dall’approvazione di norme di carattere generale relative al contenimento della spesa pubblica e al riordino degli organi di gestione degli Enti vigilati dal Ministero dell’Ambiente, che hanno ulteriormente aggravato i problemi che impediscono una corretta gestione ordinaria degli Enti Parco.
E’ per questo auspicabile una rapida azione da parte del Parlamento e del Governo nelle prossime settimane, prima del termine della Legislatura, per evitare lunghi commissariamenti che non favorirebbero il necessario rilancio della missione dei nostri Parchi Nazionali.

La Natura protetta d’Italia attende con fiducia e speranza i suoi regali di Natale.

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