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5×1000 buone ragioni per salvare il Pianeta

Occorre intervenire a monte delle emergenze sanitarie e ambientali ‘curando’ le cause che le provocano: dai cambiamenti climatici a diverse forme d’inquinamento. Destina il tuo 5 per mille al WWF Prima di destinare nuove risorse per contrastare le…

Occorre intervenire a monte delle emergenze sanitarie e ambientali ‘curando’ le cause che le provocano: dai cambiamenti climatici a diverse forme d’inquinamento. Destina il tuo 5 per mille al WWF

Prima di destinare nuove risorse per contrastare le emergenze sanitarie e ambientali, bisognerebbe impegnarsi a ‘curare’ le cause che le provocano. La Natura è la madre di tutti noi. Essa ci dà acqua e ossigeno per vivere attraverso la sua ineguagliabile biodiversità. Ma oggi la natura è malata e nel suo malessere coinvolge tutti noi (in Italia 3500 morti e 1900 ricoveri per malattie respiratorie provocate dallo smog e metà delle acque sono contaminate dai pesticidi). Il WWF si batte in tutto il Pianeta per cercare di allontanare queste minacce, agendo sulle cause: riducendo ad esempio le emissioni inquinanti, per arginare le malattie respiratorie nonché le emissioni di gas climalteranti che provocano tragiche conseguenze sul territorio a causa dei cambiamenti climatici (uragani, tsunami, ecc.); scegliendo il riuso delle aree dismesse al posto della cementificazione insieme con la manutenzione del territorio per stemperare i rischi legati al dissesto idrogeologico. E ancora: tutelando le risorse naturali e la biodiversità, combattendo la frammentazione del territorio e il bracconaggio, promuovendo stili di vita sostenibili (alimentazione, consumi ecc.), difendendo i nostri mari e la nostra terra dalla minaccia delle trivellazioni, sostenendo un’agricoltura più sana e a basso impatto ambientale.

E’ questo l’appello che il WWF Italia rivolge ai cittadini, chiedendo loro di supportare l’attività dell’associazione per la salvaguardia del Pianeta e dell’umanità intera, a partire dall’ambiente in cui viviamo, scegliendo di destinare il 5×1000 al WWF in occasione della prossima dichiarazione dei redditi (codice fiscale 80078430586).

“Destinando al WWF Italia il 5×1000 si aiuta l’Associazione in uno scenario generale di crisi economica nel garantire le sue numerose attività in difesa della Natura d’Italia, come la gestione delle sue oltre 100 Oasi – un Parco Nazionale diffuso su tutto il Paese che salva cervi sardi e gatti selvatici, orchidee e raganelle e tante altre specie di rilievo internazionale che vi fanno tappa durante le estenuanti  migrazioni tra Africa ed Europa –  o l’azione dell’Ufficio Legale del WWF Italia nel perseguire le tante, troppe, aggressioni al nostro ambiente di vita fino all’impegno concreto sul campo delle guardie volontarie e dei tanti attivisti. Un impegno che, come ha ricordato Papa Francesco in uno dei suoi primi discorsi dedicato alla bellezza del Creato, va rafforzato da parte di ognuno di noi”, dichiara Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia.

Ti basta una firma per essere una forza della Natura!” è lo slogan con cui il WWF promuove la propria campagna per il 5×1000 con l’obiettivo di trasmettere ai cittadini l’importanza di sostenere le attività che garantiscono la tutela e la salubrità dell’ambiente, perché da esso dipendono anche il benessere e la sopravvivenza dell’uomo.

Lo dimostrano alcuni recenti studi: ad esempio, nel “Rapporto sull’inquinamento atmosferico nelle città italiane: impatto sulla salute” – un’indagine condotta in otto città italiane (Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Palermo e Napoli) per un totale di quasi 9 milioni di persone –  l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Agenzia Nazionale per l’Ambiente, mostrano come ogni anno lo smog (in particolare le micro particelle pm10) provoca 3500 morti e 1900 ricoveri per malattie respiratorie. Secondo una recente inchiesta del New York Times, invece, in Cina nel 2010 a causa dell’inquinamento atmosferico sono morte prematuramente 1 milione e 200mila persone: una cifra che equivale a circa il 40% delle vittime provocate nel mondo ogni anno dall’inquinamento atmosferico. 

Tornando in Italia, invece, un’altra testimonianza di rischio ambientale con possibili conseguenze gravi sulla salute umana è rappresentata dal recente“Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2013” dell’ISPRA secondo il quale la metà delle acque italiane sono contaminate da pesticidi:  sono stati infatti trovati residui nel 55,1% dei 1.297 punti in cui sono stati fatti prelievi di acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipi di pesticidi (erano stati 118 del biennio 2007-2008) individuati nella rete delle acque italiane. Un allarme che mette in guardia l’Italia dall’aumento di veleni sia in fiumi, laghi e torrenti che nel sottosuolo, avvertendo che “il rischio da esposizione potrebbe essere sottostimato” e che sono sostanze ‘potenzialmente pericolose per l’uomo’ in via indiretta, attraverso la catena alimentare, perché l’acqua potabile spesso attinge agli stessi ‘corpi idrici’.

PERCHE’ E’ VITALE DIFENDERE LA NATURA CHE E’ LA NOSTRA “CASA” : I DATI.

Ecco alcuni dati che dimostrano quanto il benessere dell’uomo è legato alla buona conservazione degli ecosistemi: in Italia, secondo l’Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi di carbonio, allo stato attuale il sistema dei Parchi Nazionali italiani riesce ad accumulare circa 5,1 tonnellate di carbonio in più rispetto ai dati medi relativi al territorio nazionale per ogni ettaro di superficie e si prevede che potranno diventare circa 6 tonnellate nel 2020. A livello mondiale invece è utile ricordare che impedire i processi di deforestazione (bloccandoli definitivamente entro il 2030) ridurrebbe le emissioni di gas climalteranti nell’atmosfera stimate tra gli 1,5 e i 2,7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, evitando così danni dovuti ai cambiamenti climatici che sono stati calcolati in oltre 3.700 di dollari. Un regalo che la Natura rende all’uomo sia in termini di benessere che in termini economici: secondo il TEEB (The Economics of Ecosystems and Biodiversity), nel documento di sintesi pubblicato nel 2010, il valore economico totale dell’impollinazione dovuta agli insetti per l’economia mondiale vale 153 miliardi di dollari, mentre, ad esempio, nella sola Svizzera soltanto l’impollinazione dovuta alle api, garantisce 213 milioni di dollari annui all’economia del paese. E’ bene infine ricordare che 87 delle 115 principali specie coltivate che alimentano l’umanità (tra queste, ad esempio,  il cacao ed il caffè) dipendono dall’impollinazione dovuta agli animali.

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