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Storie di volontari a Campobello marina

Uno splendido esempio di sensibilità civica   Nessuno poteva sapere, perché nessuno le aveva notate. La sera del 5 settembre, intorno alle 23, alcuni abitanti di Tre Fontane, frazione marina di Campobello di Mazara, notavano una notevole quantità…

Uno splendido esempio di sensibilità civica

 
Nessuno poteva sapere, perché nessuno le aveva notate. La sera del 5 settembre, intorno alle 23, alcuni abitanti di Tre Fontane, frazione marina di Campobello di Mazara, notavano una notevole quantità di tartarughine marine appena nate che vagavano per la strada diventando facile preda delle automobili di passaggio.
Grazie alla sensibilità della signora Valentina Stallone si è messa subito in moto la gara di solidarietà per cercare di capire il da farsi. Viene chiamato subito il ricercatore CNR Vincenzo Di Stefano che abita poco distante. Questi coinvolge subito i suoi colleghi Luigi Giaramita e Gaspare Buffa.
Viene allertata la Guardia Costiera mentre le tartarughe, disorientate, finiscono in strada e qualcuna, purtroppo, finisce vittima delle auto. I cittadini della zona, allertati dalla signora Stallone alla quale si aggiunge Francesca Polizzi e a tante altre madri e padri e bambini per iniziare una ricerca, quasi una battuta di caccia, su tutto il litorale e recuperare le tartarughe disperse.
Ne vengono trovate 42 per essere subito rilasciate in mare opportunamente guidate dalle luci che i tre ricercatori CNR hanno acceso in mare. Uno spettacolo di partecipazione civica che deve inorgoglire una comunità tutta. Nel frattempo si mette in moto la macchina dei volontari del WWF che grazie a Matilde Mattozzi era stata messa in piedi da pochissimo per l’attesa schiusa di un altro nido a Triscina, lì vicino. L’atrea della schiusa viene opportunamente recintata e segnalata.
Dalla riserva WWF di Torre Salsa i volontari provenienti da tutta Italia, che in questi giorni si trovano a Siculiana, vengono invitati a recarsi a tre Fontane per vigilare sul nido. E così otto giovani campisti del WWF vigilano il nido per tutta la notte nella speranza che ne possa uscire qualche altra tartarughina da guidare verso il mare. E così sarà nei prossimi giorni, grazie alla sensibilità di tutti i cittadini della zona e dei bambini, che si sono autopromossi “volontari per natura”.

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