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STOP ai dragaggi a Coto Doñana

Il Coto Doñana, uno dei più importanti ambienti naturali del mondo e Patrimonio UNESCO, ha avuto una vera e propria ‘sospensione della pena’ grazie alla decisione appena comunicata all’UNESCO da parte del governo spagnolo: le autorità si sono…

Il Coto Doñana, uno dei più importanti ambienti naturali del mondo e Patrimonio UNESCO, ha avuto una vera e propria ‘sospensione della pena’ grazie alla decisione appena comunicata all’UNESCO da parte del governo spagnolo: le autorità si sono infatti impegnate a non autorizzare le operazioni di dragaggio del fiume Guadalquivir il cui apporto d’acqua è fondamentale per questa zona umida. Il progetto era stato pianificato per consentire il passaggio delle navi commerciali in questo tratto di fiume ma, dato il suo enorme impatto, avrebbe innescato l’iscrizione del Parco Nazionale di Doñana sulla lista UNESCO del patrimonio mondiale in pericolo.

 
Il WWF accoglie con favore l’impegno annunciato dalla Spagna ed esorta l’amministrazione a formalizzare questa azione con regolamenti e norme legali applicabili entro luglio 2017, in occasione della  riunione del Comitato sul Patrimonio Mondiale.
 
“Per 15 anni abbiamo lanciato l’allarme sui pericoli che queste operazioni avrebbero comportato per il Coto Doñana,
 per tutta la rara fauna selvatica e soprattutto per le comunità di pescatori che dipendono dall’equilibrio di questo ambiente” ha dichiarato Juan Carlos del Olmo, direttore del WWF Spagna. “Questo impegno formale dovrebbe essere il colpo di grazia al progetto di dragaggio,  a condizione che alle dichiarazioni seguano azioni appropriate.”
 
Pochi giorni fa il WWF aveva assegnato al governo federale spagnolo un basso ‘punteggio’ rispetto al suo impegno di  salvaguardia di questo ambiente, minacciato da almeno 4 attività industriali.
 
“Oggi per il Coto Doñana va segnato un punto a favore, ma restano ancora altri pericoli, tra cui l’uso illegale e non sostenibile dell’acqua da parte dell’agricoltura, l’estrazione mineraria e le operazioni legate all’estrazione di gas naturale”, ha continuato del Olmo. “Il valore naturale di questo sito è in declino e va fatto tutto il possibile per salvarlo”.
 
Il Coto Doñana è una delle poche zone umide di valore ancora rimaste in Europa e rappresenta l’ambiente più importante del continente per gli uccelli migratori. Questo vasto sistema di paludi e aree fluviali ospita oltre 4.000 specie di piante e animali, compresi gli uccelli più minacciati e la specie felina tra le più rare del mondo, la lince iberica. Oltre al suo valore ambientale, il parco riesce a garantire il benessere di 200.000 persone che vi risiedono grazie alle attività di pesca, agricoltura,  ricerca e ecoturismo.
 
Oltre 140.000 sostenitori del WWF avevano inviato al presidente spagnolo il proprio appello per salvare Doñana. E’  stata anche promossa una campagna che il mese scorso è sfociata in un’azione dimostrativa: migliaia di uccelli ‘origami’ inviati da attivisti di tutto il mondo sono stati esposti davanti al parlamento spagnolo, a Madrid.
 
Il Parco del Coto Doñana è protetto praticamente da quasi tutte le definizioni di conservazione, tra cui : parco nazionale, sito Ramsar, sito Natura 2000, riserva della Biosfera dall’UNESCO, e Patrimonio dell’Umanità. Il WWF è stato coinvolto nella creazione del parco da oltre 50 anni con l’acquisto di oltre 6.700 ettari di Coto Doñana nel 1963 per salvare il sito dalla distruzione e per contribuire a trasformare la regione in prima riserva biologica di Spagna.

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