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Al G7 Ambiente non bisogna perdere l’occasione di passare all’azione sul clima

Il G7 dei Ministri dell’Ambiente deve essere l’occasione per dare concretezza all’azione sul clima, dando avvio a politiche che vadano anche oltre gli impegni finora assunti per attuare l’Accordo di Parigi. Inoltre, è essenziale che tali politiche siano…

Il G7 dei Ministri dell’Ambiente deve essere l’occasione per dare concretezza all’azione sul clima, dando avvio a politiche che vadano anche oltre gli impegni finora assunti per attuare l’Accordo di Parigi. Inoltre, è essenziale che tali politiche siano sinergiche con quelle della cosiddetta agenda 2030, vale a dire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, perché la transizione energetica sia giusta e perché si possa trarre il massimo dei co-benefici ambientali, sociali ed economici nei singoli Paesi e a livello globale.

Questo l’invito del WWF alla vigilia del G7 Ambiente che si terrà domenica 11 e lunedì 12 a Bologna.

Il cambiamento climatico sta già mostrando quanto sconvolgente possa essere il suo impatto: evitare le conseguenze più disastrose è un imperativo, anche morale, che dobbiamo a noi stessi e alle generazioni future. Proprio in questi mesi l’Italia sta sperimentando temperature record e la siccità già in atto da quest’inverno rischia di produrre conseguenze disastrose.  Bologna deve dare ulteriore efficacia al messaggio giunto dal Summit dei leader di Taormina.

Il WWF apprezza che l’Italia abbia mantenuto una posizione ferma sull’Accordo di Parigi a Taormina, e che alcuni leader abbiano già dichiarato l’intenzione di andare oltre gli impegni già assunti, a cominciare da Emmanuel Macron. Nel capoluogo emiliano per i lavori del Summit ci sarà anche l’amministratore dell’EPA, Scott Pruitt, considerato uno dei fautori dell’uscita degli USA dall’Accordo di Parigi intrapresa dal presidente Trump: tutto questo deve stimolare gli altri Paesi a essere ancor più decisi a riaffermare la volontà di attuare il trattato e nel delineare le azioni per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e comunque ben al di sotto dei 2°C. A dare loro forza c’è anche l’opinione oggi maggioritaria negli USA: ricordiamo non solo che la maggioranza degli americani, secondo numerosi sondaggi, è contraria all’uscita degli USA dall’Accordo di Parigi ma anche la formidabile presa di posizione di circa 1700 Sindaci, Governatori, Università e aziende che hanno sottoscritto una dichiarazione nella quale riaffermano di sentirsi impegnati nell’attuazione dell’Accordo.

Il G7 Ambiente discuterà di molti aspetti essenziali dello sviluppo sostenibile, dalle iniziative per spostare gli investimenti dalle attività inquinanti per il clima, l’ambiente e il benessere sociale a quelle per sostenere l’attuazione dell’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi, all’economia circolare e l’uso efficiente delle risorse, che può e deve rappresentare un cambio di paradigma economico e produttivo, alle riforme fiscali in senso ecologico. Sarà importantissima anche la sessione dedicata alla salute degli Oceani e al grave problema dei rifiuti e delle microplastiche, che stanno mettendo a rischi la salute dei mari: la biodiversità marina è minacciata dalle attività umane, dalla CO2 ai rifiuti, e ci ostiniamo a non capire che i rischi per la natura sono rischi per la sopravvivenza di milioni di persone, specie quelle più vulnerabili e povere.

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