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Buon compleanno, Gole del Sagittario!

Ad Anversa degli Abruzzi, nel cuore dell’Appennino abruzzese, il 12 e il 25 novembre si festeggiano i vent’anni della nascita dell’Oasi WWF delle Gole del Sagittario, Riserva naturale regionale. Già dal nome si intuisce la particolarità di questo…

Ad Anversa degli Abruzzi, nel cuore dell’Appennino abruzzese, il 12 e il 25 novembre si festeggiano i vent’anni della nascita dell’Oasi WWF delle Gole del Sagittario, Riserva naturale regionale. Già dal nome si intuisce la particolarità di questo gioiello naturale,caratterizzato dalle alte pareti rocciose del fiume Sagittario che le percorre.
Istituita nel 1991, l’Oasi WWF è diventata sei anni dopo Riserva protetta della Regione Abruzzo. L’anniversario per il ventennale dell’oasi sarà l’occasione per entrare in contatto con la natura e per una riflessione su come difendere la biodiversità nelle aree protette. Nella mattina di sabato, infatti, saranno proposte letture dedicate ai più piccoli e una visita guidata dell’area protetta con la cooperativa sociale Daphne. Questo compleanno speciale sarà raccontato, oltre che attraverso le parole della direttrice dell’Oasi, Filomena Ricci, anche attraverso il video spot dell’artista bulgara Polina Stoyanova.Nel pomeriggio invece, sono previsti gli interventi di Donatella Bianchi, presidente WWF Italia, e di Roberto Davovaro, presidente del Comitato Scientifico. Seguirà lo spettacolo teatrale “La sorgente nascosta”, nella piazza centrale del paese.
Dal 2008 l’Oasi delle Gole del Saggittario è il centro di innumerevoli attività: ogni anno organizza centinaia di eventi che riescono ad attirare un numero sempre maggiore di turisti – dai 10.000 ai 15.000 visitatori. Riconosciuto inoltre come centro di accoglienza Erasmus+, il parco naturale ha ospitato 75 volontari e stagisti stranieri e 68 volontari e ricercatori italiani per un totale di 13 paesi accolti tra cui Russia, Stri lanka, Turchia, Spagna, Francia e molti altri. “Sono numeri molto alti per una realtà come Anversa” racconta orgogliosa Filomena Ricci, direttore dell’Oasi “dove il buco dello spopolamento viene in parte colmato dall’arrivo di questi giovani che grazie ai loro progetti rappresentano una valida alternativa all’andamento del paese. L’Oasi ha anche reso più prezioso il paese di Anversa – continua Filomena Ricci – perché ha preso in custodia alcune strutture e le ha recuperate, abbellendo il borgo stesso. Queste strutture – vecchie stalle cascanti – sono diventate invece dei miniappartamenti per ospitare volontari stragisti e ricercatori che provengono da tutto il mondo”.
Ma il tema principale rimane quello della conservazione senza il quale non si potrebbe parlare di turismo né di tutela, entrambi fondamentali in un’area variegata come questa.  La riserva che si estende su una superficie di circa 450 ettari può vantare la presenta 461 specie animali e 789 specie vegetali, molte delle quali protette come l’orso marsicano, il lupo o il fiordaliso del sagittario, esclusivo dell’area.
Ovviamente i problemi non mancano: ancora troppi animali finiscono investiti sulle strade: nasce per questo il centro di sperimentazione per le tecniche di gestione, destinato a ideare nuove strategie di soccorso. Nuove strategie vengono studiate anche per evitare i danni degli animali selvatici all’agricoltura. “In un’area come questa, in gran parte rurale, è importante che le colture rimangano intatte per evitare gravi danni economici alle aziende” aggiunge Filomena Ricci “come parco naturale stiamo cercando di lavorare sulla prevenzione, attraverso il finanziamento di recinti o reti di sicurezza.”
Oggi, grazie a nuovi interventi di ristrutturazione il centro possiede una serie di nuovissime strutture come il centro visite, il centro appenninico per la fauna rupestre, un rifugio, il giardino botanico. L’area è anche al centro di un parco letterario dedicato al poeta Gabriele d’Annunzio, che in questi luoghi fu ispirato per il suo “La fiaccola sotto il moggio”.

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