Pandanews

Il WWF alla conferenza ‘Natura d’Italia’

Gli interventi dei rappresentanti del Governo, oggi alla Conferenza “La Natura d’Italia”, confermano l’urgenza di un cambio di passo istituzionale, un Green Deal, un cambiamento verde, per “mettere in conto la natura” e procedere alla ri-conversione ecologica dell’Italia.…

Gli interventi dei rappresentanti del Governo, oggi alla Conferenza “La Natura d’Italia”, confermano l’urgenza di un cambio di passo istituzionale, un Green Deal, un cambiamento verde, per “mettere in conto la natura” e procedere alla ri-conversione ecologica dell’Italia.

Il presidente del WWF Italia, Dante Caserta, intervenuto nell’Aula Magna dell’Università di Roma La Sapienza, commenta: “Il WWF chiede con convinzione che si passi dalle parole ai fatti, a partire dall’agenda verde annunciata dal governo che deve contenere atti concreti e significativi. In particolare è urgente:

  • 1. istituire al più presto la Commissione per il Capitale Naturale, prevista dal Collegato alla Legge di Stabilità 2014, per introdurre la valutazione del “capitale naturale” nei conti pubblici e definire una legge innovativa che consenta di affiancare alla contabilità economica, la contabilità ecologica, superando i limiti del PIL
  • 2. orientare al meglio i Fondi comunitari 2014-2020 per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, contrastare il rischio idrogeologico e tutelare l’ambiente
  • 3. dare indirizzi per l’azione sinergica delle aree protette e delle istituzioni nell’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità
  • 4. un pacchetto di sostegno ai green job, a chi ha attività connesse con la conservazione della natura, che faccia leva su agevolazioni fiscali e riduzione del costo del lavoro e ai progetti di infrastrutture verdi”.

Quello di cui il Paese ha bisogno sono politiche economiche, sociali ed ambientali concrete a sostegno dell’economia e dell’occupazione verde in grado di sostenerla, coerenti con gli indirizzi dati a livello mondiale dall’UNEP, il programma per l’ambiente delle Nazioni Unite, che ha definito al Summit Rio+20 la Green Economy, come “un’economia che produce un miglioramento del benessere umano e dell’equità sociale, contestualmente ad una significativa riduzione dei rischi ambientali e delle scarsità ecologiche”.  
Il WWF accoglie con favore l’annuncio che nel semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea sarà convocato un consiglio più informale su ambiente e lavoro che auspichiamo abbia ricadute positive e significative sull’occupazione giovanile green anche in Italia.

Il WWF osserva che ancora c’è molto da fare in Italia:
La manovra economica e finanziaria del Governo per il 2014 presenta sul “capitolo ambiente” finanziamenti pari all’1% (140 milioni di euro) dell’ammontare complessivo (13,1 miliardi di euro), mentre sui temi trattati da questa Conferenza le novità sono ancora più scarse. In particolare manca qualsiasi finanziamento dedicato all’attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità, approvata nell’ottobre 2010, mentre per gli interventi nelle aree protette, una volta portate in sicurezza negli anni scorsi le risorse per il funzionamento ordinario dei parchi nazionali terrestri,  lo stanziamento destinato agli interventi ammonta nel 2014 ad appena 5,8 milioni di euro e non ci sono garanzie per l’attività ordinaria delle Aree marine protette.
Il taglio delle risorse avvenuto in questi anni ha comportato anche la cancellazione di programmi importanti a sostegno della green economy, come ad esempio il programma INFEA, ed ha ridotto significativamente la capacità di contrastare il commercio illegale delle specie a rischio, protette dalla CITES, uno dei tanti  affari della criminalità organizzata, che nel 2014 avrà a disposizione solo 47.000 euro mentre nel 2011 era disponibile una cifra circa 5 volte superiore (218.000 euro).

Il WWF ricorda che l’importo di competenza per il prossimo anno del Ministero dell’ambiente è di 509 milioni di euro, con una integrazione di 40 milioni di euro, equivalenti ad un +10% rispetto alla cifra (468 milioni di euro) stanziata dal governo Monti nel 2013. Per il WWF è importante che si sia fermato il declino progressivo che aveva messo in discussione la stessa operatività del Ministero a tutela dell’ambiente (nel 2009 il bilancio del ministero ammontava a 1,649 miliardi di euro e nel 2010 era di 1,265 miliardi di euro), ma si attende ancora una significativa inversione di tendenza che confermi l’interesse di tutto il Governo al mettere in conto la natura.

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.