Il Memorandum 2011 tra regione Basilicata e Stato.
Regione Basilicata e lo Stato hanno stipulato un Memorandum di intesa sullo “sviluppo regionale” attraverso politiche di sviluppo dell’industria delle estrazioni petrolifere. Vito Mazzilli, il presidente di WWF Basilicata sottolinea come “La firma dei Ministri dell’Industria Zanonato e dell’Economia Saccomanni al Memorandum sul petrolio, non assicura né miliardi né occupazione ai tanti giovani attualmente disoccupati.”
L’accordo non ha portato la ricchezza e l’occupazione che le forze sindacali e produttive si sono illuse arrivasse in Basilicata. Raddoppiando le estrazioni in Val d’Agri e a Tempa rossa in Val Camastr si è solo ottenuto di mettere a disposizione delle compagnie petrolifere la parte più bella della Regione.
“Invece é arrivato il topolino di soli 50 milioni da distribuire alle nuove imprese residenti in Basilicata che operino nella ricerca ed estrazione di idrocarburi su tutto il territorio regionale.” Afferma sempre il presidente di WWF Basilicata, Mazzilli.
Solo briciole insomma, che certamente non garantiranno lo sviluppo territoriale e occupazionale che meriterebbe una regione come la Basilicata, dove da 15 anni si fanno estrazioni petrolifere in Val d’Agri. Estrazioni petrolifere che garantiscono il 5-6 % del fabbisogno nazionale. Per lo stato non è sufficiente, ma mette a rischio una regione trasformandola in un campo petrolifero.
Senza contare gli effetti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini degli impianti di estrazione petrolifera, tema per cui WWF si è sempre battuto. Come afferma il presidente di WWF Basilicata: “Ci deve essere un rinnovamento della politica nella direzione dello sviluppo sostenibile; l’ambiente e la salute devono essere considerati fattori prioritari del vivere civile e dello sviluppo di una comunità”.