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Le osservazioni di WWF sul piano per il traffico di Lanciano

Proposte di WWF per migliorare la sostenibilità ambientale del Piano Traffico di Lanciano (Chieti) Il WWF Zona Frentana interviene sul Piano Traffico di Lanciano chiedendo una maggiore attenzione alla sostenibilità, con l’introduzione di più piste ciclabili e zone…

Proposte di WWF per migliorare la sostenibilità ambientale del Piano Traffico di Lanciano (Chieti)

Il WWF Zona Frentana interviene sul Piano Traffico di Lanciano chiedendo una maggiore attenzione alla sostenibilità, con l’introduzione di più piste ciclabili e zone pedonali e maggiore sicurezza per bambini e disabili.

L’associazione ambientalista ha sottoposto ai cittadini e alle istituzioni di Lanciano le osservazioni sul nuovo Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). Il WWF condivide in linea di massima l’impostazione generale del piano e ha dato alcune indicazioni che permetterebbero, con poche importanti migliorie, di rendere il comune di Lanciano più sostenibile e più rispettoso dell’ambiente.

Le indicazioni di WWF sono mirate alla riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, alla riqualificazione urbana e ad interventi a favore di categorie spesso poco considerate, come i pedoni, i ciclisti e i disabili.

Il presidente del WWF Zona Frentana e Costa Teatina, Ines Palena,  sottolinea come il Piano sul Traffico con gli interventi suggeriti da WWF siano “un’occasione unica per pianificare finalmente scelte innovative per la vivibilità della nostra cittadina”. In particolare è importante predisporre il collegamento tra le piste ciclabili del  Comune di Lanciano e quelle della cosiddetta Via Verde della Costa Teatina. A tale scopo  WWF propone:

  • un’area pedonale stabile e definitiva di Corso Trento e Trieste, dotata di tutti i servizi atti a favorire il pedone ed i commercianti della via;
  • una o più aree pedonali nelle aree verdi dell’ex ippodromo e delle zone ex Torrieri e della Villa Comunale.

A parere di WWF è importante favorire la sicurezza e l’accessibilità di bambini di persone disagiate come anziani e  diversamente abili, ad esempio:

  • privilegiando i percorsi pedonali
  • predisponendo il rallentamento del traffico automobilistico nei pressi delle zone scolastiche o delle aree frequentate dai bambini;
  • facilitando la mobilità sul trasporto pubblico locale e pedonale per i diversamente abili.

Anche la creazione di centinaia di nuovi posti auto non è funzionale alla riduzione dell’uso delle auto per il trasporto urbano, a favore di mezzi alternativi come il trasporto pubblico o quello ciclistico e pedonale, che andrebbero invece potenziati.

disincentivare l’utilizzo dell’auto a favore di altri mezzi meno impattanti sulla salute umana come il trasporto pubblico o quello ciclistico/pedonale, che andrebbero invece potenziati.

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