FORESTE

I polmoni del mondo

Le foreste hanno nell’immaginario collettivo un fascino unico. Rappresentano nella storia dell’uomo il punto di provenienza, il confine tra civiltà e natura selvaggia. Allo stesso tempo sono state, più di qualsiasi altro ambiente naturale, quelle che hanno pagato il prezzo più caro del successo della nostra specie.

L’ABC DELLE FORESTE

Le foreste sono state territorio di conquista, spazi da convertire all’agricoltura, all’allevamento e agli insediamenti umani. In tempi più recenti, hanno fatto da rifugio a briganti, ladri e chiunque avesse problemi con la giustizia o il vivere civile. Questo è stato un ulteriore motivo per distruggere territori impervi ritenuti covo di persone poco raccomandabili.

In Italia, e in quasi tutta Europa, solo oggi i boschi mostrano segni di recupero, almeno in termini di superficie. Nel nostro paese il loro stato desta una certa preoccupazione: siamo ormai lontani dalla situazione originale, che vedeva la penisola interamente ricoperta da foreste, dall’Aspromonte alle Alpi. Restano oggi aree piuttosto limitate e soprattutto molte specie animali e vegetali sono ormai scomparse. I nostri boschi, seppure in ripresa, mostrano ancora difficoltà nell’ospitare alti livelli di biodiversità che assicurino le importanti funzioni ecologiche.

Nel resto del mondo le foreste continuano a piegarsi all’espansione della nostra specie, dalle foreste tropicali dell’Amazzonia a quelle del Borneo, ma anche quelle boreali della Siberia e del Canada, minacciate dalle piogge acide, dal taglio, dagli incendi e dai cambiamenti climatici.

  • 31%
    della superficie del Pianeta è coperta da foreste
  • 4mld
    di ettari è la superficie totale di foreste al mondo
  • 80%
    della biodiversità del Pianeta è ospitata dalle foreste

Caratteristiche e curiosità

Le foreste tropicali ospitano la più elevata biodiversità del Pianeta con moltissime specie ancora da scoprire e il rischio che possano estinguersi prima di essere rese note alla scienza.

Non meno importanti, anche se sicuramente meno ricche di specie, sono le foreste temperate.  Dopo il silenzioso inverno, questi luoghi tornano a popolarsi di insetti e risuonano del canto degli uccelli migratori che volano per migliaia di chilometri prima di raggiungere tali territori e riprodursi.

Spostandoci a sud cambiano le specie di alberi, piante e animali. Le estati si allungano e aumentano le precipitazioni piovose; siamo nel regno delle foreste decidue dominate da querce, faggi e pioppi. Scendendo ancora più a sud le temperature si fanno più calde e le estati secche, compaiono alberi e arbusti adattati a queste difficili condizioni: piante con foglie coriacee e sempreverdi, come la sughera, il leccio e i pini.

Le minacce

Il punto di svolta nel futuro delle foreste è avvenuto circa 13.000 anni fa, quando alcune popolazioni sulle sponde del Mediterraneo cominciarono a coltivare le piante e allevare gli animali. Fino ad allora la nostra specie era stata composta da tribù nomadi di cacciatori e raccoglitori. Prima con asce rudimentali, poi con i primi utensili in metallo, fino alle moderne motoseghe e bulldozer: nel corso del tempo, l’uomo ha abbattuto le foreste albero dopo albero. E il prezioso manto verde si riduce di oltre 200.000 km2 l’anno.

Gli effetti di questa inesorabile erosione del patrimonio forestale non implicano solo la perdita di centinaia, se non migliaia, di specie animali e vegetali. La loro riduzione inizia a causare anche squilibri su larga scala, in quanto le foreste svolgono funzioni fondamentali nella biosfera: regolano il clima e gli scambi di carbonio, assicurano la produzione primaria e il controllo dell’erosione del suolo.

Cosa fa il WWF

L’impegno per la conservazione delle foreste del Pianeta ha caratterizzato la nostra storia, puntellata di battaglie per l’Amazzonia e per le foreste del Bacino del Congo, fino al recente impegno per le foreste australiane distrutte dagli incendi del 2019 e 2020.

Lottiamo contro tutte le minacce che affliggono gli ecosistemi forestali della Terra: dalla deforestazione agli incendi, dal bracconaggio al commercio illegale di legname pregiato.

Il nostro impegno in Italia ha prodotto come risultati la tutela, attraverso le oasi, di aree forestali di grande valore come la foresta di Monte Arcosu in Sardegna, la Valtrigona in Trentino, Bosco Rocconi in Toscana, Bosco San Silvestro in Campania, Valpredina in Lombardia (solo per citare alcune delle oltre 100 aree protette che gestiamo).

  • APPROFONDIMENTI
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