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Nuovo nido di tartaruga marina a Mazara

Lieto evento sulla spiaggia di Tonnarella, a Mazara (Trapani), dove la notte del 31 luglio, verso l’1 e 30, una tartaruga marina è risalita per deporre le uova. L’evento è stato rilevato grazie alla segnalazione di alcuni cittadini,…

Lieto evento sulla spiaggia di Tonnarella, a Mazara (Trapani), dove la notte del 31 luglio, verso l’1 e 30, una tartaruga marina è risalita per deporre le uova. L’evento è stato rilevato grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, presenti casualmente sulla spiaggia, che hanno contattato  il WWF tramite il locale Distaccamento dei Vigili del Fuoco. Dopo aver deposto le uova, la tartaruga è ritornata in mare sotto lo sguardo ancora sorpreso dei presenti. Sul posto sono intervenuti immediatamente i volontari e personale del WWF che hanno prima delimitato l’area e successivamente realizzato le necessarie protezioni a difesa del nido, che si trova peraticamente a ridosso della strada litoranea.
Una Caretta caretta che depone le uova sulla spiaggia di Tonnarella è evento non raro, l’ultimo nido infatti risale all’estate del 2012. Il nido si trova non lontano dall’area di grande interesse naturalistico, zona umida sito Ramsar di “Capo Feto”  .

“Una bellissima notizia” ha dichiarato Marco Costantini, Responsabile Programma Mare WWF Italia- Queste segnalazioni sono anche il risultato della campagna di informazione ‘trova la traccia’ che il WWF sta portando avanti sulle coste dell’Italia meridionale, che lascia ben sperare e conferma la necessità di continuare nell’impegno per la tutela delle tartarughe marine nel Mediterraneo”. Il nido dal momento del ritrovamento è monitorato dai volontari del WWF del “Progetto Tartarughe” in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo.

 “Un sincero ringraziamento” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione WWF Val di Mazara Salvatore Rallo “ va a Antonino Bonsignore che ha tempestivamente provveduto a segnalare l’evento, alla Direttrice della Riserva Naturale Integrale e Oasi WWF Lago Preola e Gorghi Tondi che ha coordinato i primi interventi, al Nucleo Provinciale delle Guardie Volontarie WWF e a tutti coloro, volontari e personale  WWF che si stanno adoperando per la tutela del nido”         

La tartaruga marina è tra i tesori più preziosi del nostro mare. Delle 7 specie di tartaruga marina che vivono nei mari di tutto il mondo, la Caretta caretta, la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) frequentano anche il Mediterraneo, che ogni anno ospita almeno 7.000 nidi di Caretta caretta, soprattutto sulle coste greche e turche, ma anche maltesi e cipriote. In Italia le coste prescelte sono quelle calabresi e siciliane.

Appena nate, le piccole tartarughe scavano assieme la sabbia verso la superficie, poi corrono freneticamente verso il mare, dove nuotano ininterrottamente anche per tre giorni, in modo da raggiungere al più presto il mare aperto, ma molte finiscono vittima dei predatori nelle primissime ore di vita. Pur essendo perfettamente adattati alla vita marina, questi animali sono ancora legati alla terraferma per una sola ma fondamentale fase della loro vita: la riproduzione.
Raggiunta la maturità sessuale, stimata tra i 15 e i 30 anni di età, le tartarughe compiono periodicamente spostamenti anche di migliaia di chilometri per raggiungere i luoghi di riproduzione che, per alcune specie, sono gli stessi dove sono nate. I pericoli maggiori sono rappresentati dall’impatto con gli attrezzi da pesca e dalla perdita di naturalità delle spiagge: con l’occupazione degli arenili e il disturbo, diminuiscono le aree di nidificazione.

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