Non c’è pace nemmeno nel deserto. Il bracconaggio e le ricerche petrolifere hanno portato alla soglia dell’estinzione la bellissima antilope Addax, che vive nel deserto del Sahara. Una vasta indagine portata avanti dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione), con Sahara Conservation e l’ONG Noé per definirne lo stato di conservazione ha rilevato la presenza di appena tre esemplari di questa splendida antilope in natura. L’antilope Addax è protetta dalla normativa nazionale del NIger (ne è vietata la caccia per qualsiasi motivo) e dalla Convenzione sulle specie migratorie (MS) in quanto l’habitat storico di questo animale si estende anche nel vicino Ciad.
L’antilope Addax soffre il massiccio disturbo provocato dalle installazioni petrolifere gestite dalla China National Petroleum Corporation (CNPC) ma anche dal bracconaggio esercitato dagli stessi militari assegnati al controllo delle installazioni petrolifere. L’ultimo rifugio rimasto per i pochi individui sopravvissuti è la zona più grande protetta dell’Africa, il National Nature Reserve Termit & Tin-Toumma, in Niger orientale.
“Stiamo assistendo in tempo reale all’estinzione di questa specie iconica e una volta abbondante – ha detto Jean-Christophe Vie, vice direttore Global Species Programme IUCN – . Senza un intervento immediato, la Addax perderà la sua battaglia per la sopravvivenza di fronte al bracconaggio e alla perdita del suo habitat”.