Un network pan-adriatico a protezione di cetacei e tartarughe marine
L’Adriatico ospita diverse specie di cetacei e tartarughe marine ed è considerato un’area di alimentazione e sviluppo delle giovani tartarughe.
Si tratta di animali "migratori" che si spostano da una sponda all’altra e non conoscono confini. Purtroppo la pesca accidentale e le attività turistiche costiere incontrollate possono creare problemi a queste specie particolarmente vulnerabili alle interazioni con l’uomo.
Uno scambio di esperienze e strategie comuni tra paesi che si affacciano sull’Adriatico può risolvere più efficacemente i problemi che via via si presentano nelle azioni di tutela. E’ questo ,infatti, l’obiettivo principale del progetto NETCET, nato nel 2012 grazie ad una Cooperazione tra Albania, Croazia, Italia, Montenegro, Slovenia per gestire un patrimonio condiviso ancora a rischio di estinzione e che non può essere trattato singolarmente.
Le esperienze in questo settore variano a seconda della zona ed è molto utile raccogliere tutte le buone pratiche e condividere un quadro comune per la tutela delle specie marine in via d’estinzione. Il progetto NETCET, coordinato dal Comune di Venezia, è gestito da 13 partners, tra cui il WWF Italia, situati nei diversi Paesi del Bacino Adriatico.
Si tratta di animali "migratori" che si spostano da una sponda all’altra e non conoscono confini. Purtroppo la pesca accidentale e le attività turistiche costiere incontrollate possono creare problemi a queste specie particolarmente vulnerabili alle interazioni con l’uomo.
Uno scambio di esperienze e strategie comuni tra paesi che si affacciano sull’Adriatico può risolvere più efficacemente i problemi che via via si presentano nelle azioni di tutela. E’ questo ,infatti, l’obiettivo principale del progetto NETCET, nato nel 2012 grazie ad una Cooperazione tra Albania, Croazia, Italia, Montenegro, Slovenia per gestire un patrimonio condiviso ancora a rischio di estinzione e che non può essere trattato singolarmente.
Le esperienze in questo settore variano a seconda della zona ed è molto utile raccogliere tutte le buone pratiche e condividere un quadro comune per la tutela delle specie marine in via d’estinzione. Il progetto NETCET, coordinato dal Comune di Venezia, è gestito da 13 partners, tra cui il WWF Italia, situati nei diversi Paesi del Bacino Adriatico.
Il cantiere del Progetto
I 13 partners stanno lavorando per ottenere:- un network di città in grado di accrescere il loro ruolo nella tutela di cetacei e tartarughe marine.
- una struttura comune per la raccolta di dati, sulla base di una lista condivisa di informazioni minime obbligatorie, da convogliare in un unico database collegato con banche dati già esistenti a livello nazionale ed internazionale su cetacei e tartarughe marine,
- corsi di formazione e workshop per lo scambio di esperienze tra partner del progetto e organizzazioni (ad es. procedure comuni per gli esami clinici o la costruzione di centri di soccorso per tartarughe marine),
- costruzione/miglioramento di centri di soccorso per tartarughe marine in luoghi strategici. I centri di soccorso saranno inoltre luoghi permanenti di acquisizione di nuove conoscenze per cittadini e autorità, dato che hanno già dato prova di essere validi strumenti educativi,
- una proposta per lo sviluppo di un’unità adriatica d’emergenza in grado di reagire attivamente in caso di spiaggiamenti di massa o emergenze ambientali,
- un programma coordinato di monitoraggio per accrescere la disponibilità dei dati e migliorare le conoscenze rilevanti in relazione alla tutela di cetacei e tartarughe marine (ad es. 25 tartarughe marine saranno munite di trasmittente satellitare),
- attività volte ad accrescere la consapevolezza di pescatori, diportisti e scolaresche riguardo alla presenza e alla necessità di tutela a favore di cetacei e tartarughe marine (ad es. Il WWF Italia disegnerà un kit educativo per alunni delle scuole elementari),
- due distinte strategie comuni per cetacei e tartarughe che prevedano azioni indirizzate alla riduzione dei maggiori pericoli in cui incorrono queste specie nell’Adriatico (ad es. durante la Conferenza Finale del Progetto saranno presentati nuovi Piani di Azione Nazionali per cetacei e tartarughe marine.