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Giornata mondiale delle zone umide

Lunedì 2 febbraio si festeggia in tutto il mondo la World wetlands day, la Giornata dedicata alle zone umide di importanza internazionale. L’anno scorso il WWF ha ripristinato o avviato azioni di ripristino in più di 6.600 ettari…

Lunedì 2 febbraio si festeggia in tutto il mondo la World wetlands day, la Giornata dedicata alle zone umide di importanza internazionale. L’anno scorso il WWF ha ripristinato o avviato azioni di ripristino in più di 6.600 ettari di zone umide nel cuore dell’Europa dell’Est come Bulgaria, Ungheria, Romania, Serbia e Ucraina centrale. “Il nostro obiettivo è di preservare, ripristinare o gestire in modo sostenibile 2 milioni di ettari di ecosistemi d’acqua dolce lungo il Danubio e i suoi affluenti entro il 2025, garantire beni e servizi ecosistemici essenziali, dall’acqua pulita alla protezione dalle inondazioni, e rafforzare così la resilienza ai cambiamenti climatici” , ha detto Andreas Beckmann , direttore del Programma del Danubio-Carpazi del WWF. Per migliorare la protezione delle zone umide di pregio, il WWF ha sostenuto lo sviluppo di piani di gestione integrata per i fiumi Morava-Thaya (che bagnano Austria, Slovacchia e Repubblica Ceca), per il fiume Tisza (Ungheria) e per il basso Danubio (Romania e Bulgaria) . Il WWF ha anche individuato i siti di riproduzione degli storioni, veri e propri pesci “preistorici” ma minacciati di estinzione a causa della pesca illegale e della frammentazione dei grandi corsi d’acqua a causa delle dighe.

In Italia il WWF tutela le aree umide, che rappresentano buona parte delle oltre 100 Oasi dell’Associazione. Vediamo, regione per regione, gli appuntamenti:

Toscana. Week end molto ricco in quattro Oasi. In Maremma il WWF festeggia con due delle aree umide più importanti e tra le prime ad essere state create: l’Oasi della laguna di Burano e l’Oasi di Orbetello. Appuntamento domenica 1 febbraio, con visite guidate e corso di birdwatching, e lunedì 2 febbraio, con ingresso speciale per fotografi e scuole. Possibiità, previa prenotazione, di soggiornare già da venerdì 30 nella foresteria dell’Oasi. Per info: prenotazionicasale@associazioneocchioinoasi.it
cell. 340.3395260
Lunedì 2 febbraio all’Oasi WWF Padule Orti-Bottagone (LI) è prevista un’apertura riservata a fotografi e birdwatcher che desiderino conoscere più da vicino le specie presenti in questo angolo della Val di Cornia. L’ingresso sarà alle ore 9,00 e sarà possibile rimanere fino alle ore 12,30. Prenotazione obbligatoria al 338.4141698 oppure al 389.9578763.
Sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio si svolgeranno sia a Orti-Bottagone che all’Oasi Padule di Bolgheri le consuete visite con i seguenti orari: Orti-Bottagone: ore 10 e ore 14,30, Bolgheri: ore 9,30 e ore 14 (con prenotazione obbligatoria).

Lazio. L’Oasi di Macchiagrande, tra Fregene e Fiumicino, offre visite guidate e birdwatching con un’uscita unica alle 14 e 30 nello stagno di Focene. Info: macchiagrande@wwf.it

Veneto. Coinvolta l’area umida di Valle Averto, in provincia di Venezia, dove domenica mattina sarà possibile partecipare ad escursioni guidate e praticare il birdwatching

Puglia. Anche la Riserva Naturale e Oasi de Le Cesine, in provincia di Lecce, aprirà i battenti al pubblico con una giornata speciale dedicata all’osservazione ornitologica, grazie alle tante presenza di uccelli migratori nelle aree umide dell’Oasi, a due passi dal mare. Info: lecesine@wwf.it

La Convenzione di Ramsar fu siglata in Iran il 2 febbraio 1971 a tutela delle zone umide di rilevanza internazionale, in difesa di ecosistemi quali laghi, stagni e lagune particolarmente ricchi di biodiversità. La giornata del 2 febbraio,World wetlands day, è stata istituita per ricordare l’urgenza di difendere laghi, lagune e corsi d’acqua e il loro ruolo insostituibile per le specie migratorie e per le numerose attività economiche che sostengono quali la pesca, il turismo e l’agricoltura. Circa due terzi delle zone umide d’Europa sono scomparse negli ultimi 50 anni e quelle che restano sono sotto pressione per l’inquinamento e i cambiamenti climatici.

L’appuntamento del 1 e 2 febbraio arriva anche in coincidenza con la chiusura della caccia, prevista da calendario per sabato 31 gennaio: Domenica 1 febbraio quindi sarà un’ottima occasione per osservare anatre, folaghe, aironi, i piccoli limicoli e molte altre specie che affollano durante l’inverno le zone umide e vivere un’esperienza di conoscenza e divertimento a contatto con la natura.

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