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Nomina Direttori dei Parchi

I Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e delle Foreste Casentinesi attendono da oltre sei mesi la nomina dei rispettivi Presidenti. Il ritardo nella nomina dei vertici dei due Parchi Nazionali, il componente più importante dell’organo collegiale di governo…

I Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e delle Foreste Casentinesi attendono da oltre sei mesi la nomina dei rispettivi Presidenti. Il ritardo nella nomina dei vertici dei due Parchi Nazionali, il componente più importante dell’organo collegiale di governo dell’area naturale protetta previsto dall’articolo 9 della legge quadro n. 394/91, ed elemento essenziale per la legale rappresentanza ed il coordinamento delle attività degli Enti Parco, è la mancata intesa tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni competenti. Queste ultime stanno cercando d’imporre al Ministero nomine legate a interessi localistici, senza alcuna competenza e esperienza in campo ambientale o, peggio, cacciatori, dimostrando un sostanziale disinteresse verso le reali finalità dei Parchi nazionali ed i principi fondamenti per una loro efficace gestione.

Dal 17 giugno ad oggi le Regioni Umbria e Marche per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e Toscana ed Emilia Romagna per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tutte Regioni governate dal centrosinistra, non sono riuscite a trovare con il Ministro Corrado Clini un accordo sulle nomine, aprendo la strada ad un inevitabile commissariamento degli Enti dei due Parchi nazionali, un esito inevitabile considerando ormai l’avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni politiche. Per il FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Pro Natura, Touring Club Italiano, WWF Italia serve da parte di tutte le Regioni la volontà di raggiungere una rapida intesa con il Ministero dell’Ambiente, mettendo da parte gli interessi meramente localistici e le immancabili manovre tra e dentro i partiti politici, identificando persone di alto profilo ambientale e nazionale, lontane da logiche spartitorie della peggiore pratica partitica, in grado di condurre gli Enti Parco con la necessaria dedizione e lungimiranza per una sempre più efficace ed efficiente azione di conservazione del nostro patrimonio  naturale.



Per le sette Associazioni ambientaliste la nomina dei Presidenti è indispensabile per il corretto funzionamento istituzionale dei Parchi Nazionali che devono essere messi rapidamente nelle condizioni per svolgere efficacemente i compiti ad essi affidati per la conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio naturale.

L’intesa tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni per la nomina dei Presidenti è un principio condivisibile e necessario nell’auspicabile obiettivo di assicurare nella gestione dei Parchi nazionale una leale collaborazione tra Stato e Regioni. L’interesse generale della conservazione del nostro patrimonio naturale deve però prevalere su interessi di parte o sugli equilibri politici dei diversi territori. Le Regioni devono dimostrare di saper interpretare al meglio l’interesse generale del Paese con la tutela di un bene comune per tutti gli italiani, evitando di utilizzare in modo strumentale l’intesa con il Ministero che la Legge quadro sulle aree naturali protette ha previsto per la nomina dei Presidenti.

Le funzioni del Presidente nei due Parchi nazionali sono oggi affidate pro tempore agli attuali Vicepresidenti che termineranno però il loro mandato nei prossimi mesi alla scadenza degli attuali Consigli direttivi degli Enti Parco. La nomina dei Presidenti dei due Parchi nazionali rischiano di essere stravolte da accordi preelettorali o comunque fortemente condizionate dalle elezioni politiche di fine febbraio. Serve per questo un segnale di responsabilità istituzionale con un’azione urgente da parte delle Regioni e del Ministero per raggiungere una intesa su persone qualificate e capaci, dando un segnale di attenzione per  la migliore gestione possibile dei Parchi Nazionali dei Monti Sibillini e delle Foreste Casentinesi.

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