Pandanews

Vigilanza ambientale

In Italia c’è chi è ‘ladro… di Natura’ e chi invece, come le Guardie volontarie del WWF, sceglie per vocazione, passione e senso civico di difendere in prima persona la natura e il territorio italiano contribuendo così a…

In Italia c’è chi è ‘ladro… di Natura’ e chi invece, come le Guardie volontarie del WWF, sceglie per vocazione, passione e senso civico di difendere in prima persona la natura e il territorio italiano contribuendo così a custodire il Bene Comune Natura e a presidiare il nostro Paese contro i numerosi (uno ogni 43 minuti, secondo i dati 2010 del Ministero dell’Ambiente) e variegati reati ambientali (bracconaggio, pesca di frodo, discariche e cave illegali, incendi, inquinamento, abusivismo edilizio, maltrattamento e abbandono di animali ecc.). 

E’ questa ‘l’Altra Italia’, quella del volontariato e dell’impegno civile in una terra maltrattata, raccontata dalla viva voce degli attivisti WWF sul campo nel nuovo dossier   “Guardie …& Ladri di Natura – Viaggio nell’Altra Italia che difende i Beni Comuni”.

E se in una recente ricerca il 56% degli italiani ha dichiarato che ogni cittadino dovrebbe fare concretamente di più per l’ambiente (fonte SWG), a prescindere dalle politiche di Stati e Governi, le 300 guardie WWF rappresentano un vero e proprio ‘esercito’ volontario – rigorosamente disarmato ma con il titolo a tutti gli effetti di Pubblico Ufficiale – di cui tutti possono diventare parte dopo un’apposita selezione e formazione: 50 nuclei per 15 regioni, dal Friuli alla Sicilia, che da 25 anni prestano il proprio impegno per complessivamente 55mila ore di servizio l’anno (145 in media al giorno), collaborando fianco a fianco con le forze dell’ordine e contribuendo concretamente alle battaglie quotidiane che hanno segnato negli anni la storia del nostro territorio.

Dal vissuto quotidiano delle guardie WWF emerge un grande obiettivo comune: difendere la natura e la legalità ambientale, combattendo e prevenendo un malaffare fatto di oltre mille reati in materia di bracconaggio, inclusi quelli di pesca abusiva; oltre 700 persone denunciate, nel solo 2011 (secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato); 16 morti e 48 feriti nella sola stagione venatoria 2012-2013 (dati Associazione Vittime della Caccia). Per comprendere la portata del fenomeno basti pensare che l’Italia, con poco più di 700mila cacciatori, è il primo Paese esportatore al mondo di armi sportive, commerciali e munizioni.

“Le guardie WWF sono una squadra di ‘guardiani del territorio’ che dedicano la loro passione e il loro impegno alla tutela della natura e alla lotta contro l’illegalità ambientale, rappresentando l’attivismo ambientalista più impavido e temerario”, ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia – “Ma sono anche cittadini ‘comuni’, che hanno deciso di impegnarsi in prima persona per proteggere un patrimonio che è di tutti, contribuendo concretamente alle battaglie e alle vittorie che ogni giorno fanno la storia del nostro territorio.

Il dossier “Guardie & ladri di Natura” è quindi l’occasione per invitare i cittadini a riscoprire il proprio impegno civile diventando una guardia WWF o sostenendo l’azione dell’Associazione, anche diventandone soci.” “Ed è anche l’occasione per ringraziare le Guardie volontarie per il loro prezioso impegno in difesa di natura, ambiente, legalità” aggiunge Patrizia Fantilli, Direttore ufficio legale-legislativo del WWF Italia.
COME DIVENTARE GUARDIE WWF

Per diventare una Guardia WWF bisogna essere maggiorenni, senza precedenti penali, essere attivisti WWF almeno da un anno, partecipando alle attività delle proprie sezioni WWF regionali e locali. L’aspirante ‘vigile col Panda’ dovrà poi frequentare specifici corsi – organizzati dalle amministrazioni locali o della stessa Associazione – e, superato il relativo esame, potrà essere proposto al Coordinamento nazionale per l’avvio delle pratiche di nomina alla Provincia in cui andrà a operare. Per segnalare violazioni o prendere contatto con il nucleo guardie della propria regione qui sotto riportate.

Ecco le schede dalle 15 regioni, che puoi leggere nel dossier:

FRIULI VENEZIA GIULIA guardiewwf-friuliveneziagiulia@wwf.it 

Questa regione conta un Nucleo di Guardie concentrate soprattutto nella Provincia di Trieste, 5 volontari di cui 3 donne e 2 uomini.

La quota ‘rosa’ è ben rappresentata anche dal suo coordinatore, Manuela Carbi, che ha iniziato il suo corso di formazione nel 2002

LOMBARDIA guardiewwf-lombardia@wwf.it

La Lombardia è la Regione dove è presente il maggior numero di Soci WWF rispetto al resto d’Italia, oltre 130.000. Alcuni di loro svolgono un compito assai particolare: si tratta delle Guardie volontarie venatorie della Provincia di Brescia, un gruppo di 15 volontari che opera in condizioni difficilissime in una delle aree a più alta “densità” di bracconaggio. La regione è una delle più ricche di biodiversità e l’azione di volontariato compiuta da queste persone è insostituibile. Più che un Nucleo di Guardie si tratta di una vera e propria squadra di amici accomunati da un’autentica passione per la natura e gli animali. Antonio delle Monache è il loro coordinatore e segue anche l’attività degli altri Nuclei di sorveglianza che operano nelle Provincie di Lecco, Bergamo, Pavia e Milano, per un totale di 35-40 Guardie volontarie nella regione dove sono attivi anche alcuni centri di recupero della fauna selvatica WWF (Valpredina e Vanzago) in grado di accogliere e riabilitare gli animali feriti, spesso trovati e salvati dalle Guardie stesse.

PIEMONTE guardiewwf-piemonte@wwf.it

Paolo Galliano di professione è tecnico impiegato in un’azienda privata ma i suoi weekend sono quasi interamente dedicati alla sua passione per la natura. Da 27 anni è socio WWF e dal 2000 coordina l’unico Nucleo attivo in Piemonte, quello di Cuneo che è composto da 3 Guardie volontarie.

LIGURIA guardiewwf-liguria@wwf.it

Tra abusivismo in salsa “venatoria”, recupero del verde urbano e battaglie legali due Nuclei attivi su Genova e Savona di 20 volontari, di cui due terzi donne, difendono il territorio ligure dagli illeciti ambientali. Guglielmo Jansen, 52 anni, è il coordinatore regionale :grazie alla sua forte spinta e passione per la difesa della fauna selvatica e l’ambiente, coltivata fin da giovane, ha saputo indirizzare le attività verso obiettivi importanti sia sul territorio che sul fronte normativo.

TOSCANA guardiewwf-toscana@wwf.it

Il Nucleo delle Guardie WWF in Toscana conta 80 volontari (dati 2011) ed opera in sinergia con il programma promosso sul territorio dalla Sezione Regionale e dalle Strutture Territoriali Locali (STL). Il Nucleo si occupa di problematiche ambientali a 360°, dalle questioni generali legate all’inquinamento (abbandono di rifiuti, discariche abusive e scarichi), alla tutela del patrimonio boschivo, con particolare riguardo alle zone protette, perseguendo inoltre illeciti connessi alle attività di caccia e pesca, all’abuso edilizio dell’ambiente in generale ed al maltrattamento animale.
Il nutrito Nucleo delle Guardie Toscane è coordinato da un uomo che ha esperienza da vendere. Daniele Rosati, con un passato di ferrotramviere e oggi in pensione, conosce il territorio e alcuni dinamiche sociali come pochi altri, elementi preziosi messi al servizio del WWF e della collettività.

UMBRIA guardiewwf-umbria@wwf.it

“Il mio sogno è poter dire, un giorno, che nel mio piccolo ho cercato di salvaguardare questa benedetta terra in cui viviamo».
Giampaolo Oddi è Guardia volontaria WWF dal 1989. Ma è anche protagonista di iniziative e battaglie sul territorio regionale: ha costituito il gruppo attivo di Avigliano Umbro ed è Socio fondatore del WWF di Terni, associazione che si è distinta per la battaglia contro gli inceneritori (riconosciuta parte civile in un procedimento penale) e per aver fatto rispettare la legge Rutelli “Un albero per ogni nato”.

EMILIA ROMAGNA guardiewwf-emiliaromagna@wwf.it

Lorenzo Bruschi, 47 anni, coordina il Nucleo dell’Emilia Romagna, è espressione lampante di quello che ripete sempre come suo motto: “la difficoltà crea una selezione naturale tra noi Guardie: restano i più testardi e motivati” e a sentir raccontare la storia di questo gruppo sembra che sia proprio così. Nella Regione sono attivi 3 Nuclei a Bologna, Rimini e Ravenna, in tutto una decina di Guardie specializzate in una vera e propria attività investigativa e di sorveglianza contro il bracconaggio e nelle continue corse contro il tempo sul fronte delle deroghe alla normativa nazionale poste dalle amministrazioni locali.

MARCHE guardiewwf-marche@wwf.it

Nelle Marche il Nucleo è di 12 Guardie volontarie: 5 sorvegliano nelle Provincie di Pesaro e Urbino e altre 6 del Nucleo di Ancona. A queste si è appena aggiunta nel 2012 anche una donna. I nuclei collaborano con altre associazioni, come Legambiente di Ancona ed il Raggruppamento GEV di Pesaro. Il coordinatore di questo drappello di volontari è Giuseppe Dini, un insegnante di tecnologia molto attivo e con una passione particolare, la difesa delle acque.

ABRUZZO   guardiewwf-abruzzo@wwf.it

In Abruzzo, a fianco di una sezione di soci attivisti particolarmente impegnata nella difesa dell’ambiente e nella gestione di alcune oasi
WWF, c’è un piccolo Nucleo di Guardie volontarie attivo soprattutto nelle Provincie di Pescara, L’Aquila e Chieti, in totale 7 volontari di cui 3 donne. Hanno competenze sulla sorveglianza in ambito venatorio, ittico oltre ad alcune in materia di tutela ambientale. Claudio Allegrino, 40 anni, è il loro coordinatore e forte dei suoi studi scientifici, è sceso in campo per difendere il prezioso territorio abruzzese.

LAZIO guardiewwflazio@wwf.it

Grazie alla determinazione del Consiglio Regionale del WWF Lazio, il primo Nucleo di Roma si è da poco ricostituito ed è attivo per ora
attraverso il rilascio dei decreti di ittica e zoofila.
Ne parla Vanessa Ranieri, Presidente regionale del WWF.

CAMPANIA guardiewwf-campania@wwf.it

Il WWF è presente nella Regione dal 1970 , quando un Nucleo di poche decine di Soci decise di impegnarsi per la protezione della
natura di questo territorio. Oggi i soci in Campania sono circa 14.000 rappresentati dalla Sezione regionale, 6 Associazioni locali e 12 Oasi. A fianco di questi veri e propri presidi sul territorio sempre attivi c’è l’agguerrito Nucleo di Guardie volontarie di Salerno. Nato nel 1980 con una sola guardia, oggi conta circa 35 persone ed è uno dei più numerosi a livello campano su un totale di 60-70 Guardie volontarie. Quotidianamente contrastano l’illegalità e l’aggressione di un territorio ormai abbandonato a se stesso, sequestrando decine di
trappole, richiami acustici vietati ed altri strumenti di bracconaggio ma, anche segnalando abusi

CALABRIA calabria@wwf.it

 
Quando usciamo per il controllo del territorio siamo felici ed orgogliosi di appartenere al WWF» Domenico Perziano è un ex Appuntato scelto dei Carabinieri, 55 anni di Crotone, 3 figli e 3 nipoti, oggi è responsabile del Nucleo di guardie ambientali del WWF Calabria. Una realtà nuova, quella della vigilanza volontaria, per il WWF in una Regione dove il rapporto con l’ambiente è particolarmente difficile e la cultura del rispetto della natura tutta da costruire, «Ed è per questo che , spesso, nelle manifestazioni pubbliche usciamo con la “divisa” del Panda. La gente ci avvicina e noi gli spieghiamo chi siamo e gli parliamo del WWF e della tutela dell’ambiente. È importante la presenza sul territorio, qui l’azione del WWF è poco conosciuta».

PUGLIA puglia@wwf.it

“Persino al matrimonio di mia cugina non mi sono risparmiato: con la Guardia di Finanza un bel po’ di anni fa li ho fatti intervenire nel ristorante mentre venivano serviti i datteri di mare, vietati. Sì, forse in quel caso ho esagerato un po’… ma è stato più forte di me …” La spinta a difendere a tutti i costi il patrimonio naturale lui  ce l’ha proprio nel sangue. Tecnico industriale nella vita di tutti i giorni dedica il tempo libero quasi interamente a coordinare il Nucleo pugliese delle Guardie volontarie del WWF, quello di Brindisi, composto da 5 Guardie zoofile di cui 2 anche venatorie . Questi volontari si dedicano a sventare soprattutto atti di bracconaggio, ma anche inquinamento (siamo nella terra dell’Ilva e della SCU), discariche e soprattutto traffico illegale di animali.

SICILIA guardiewwf-sicilia@wwf.it

“Il mio primo verbale da Guardia l’ho scritto in un giorno di apertura della caccia di tanti anni fa: eravamo in mezzo ad un campo di grano
tra le stoppie con un caldo torrido che ci faceva grondare sudore anche da fermi. Non potendomi poggiare da nessuna parte, scrissi sdraiato in terra, sotto il sole cocente mentre le gocce di sudore colavano sull’inchiostro costringendomi più volte a ricominciare da capo. Dopo un bel po’ consegnai quel pezzo di carta con i ‘segni’ della mia fatica a quel cacciatore, ormai piuttosto spazientito, un episodio che non dimenticherò mai. Essere Guardia per me è riuscire a sottrarre ogni giorno anche un pezzetto di natura alla speculazione, al degrado”. Ennio Bonfanti, coordinatore del Nucleo siciliano di Guardie volontarie, ha fatto i salti mortali per ottenere il suo decreto di nomina: seguito il corso di formazione nel 2001 ha dovuto attendere fino al 2008 per ottenere il riconoscimento, una difficoltà che perdura nonostante il prezioso contributo che questo nucleo, nato di recente, svolge su tante battaglie.

SARDEGNA sardegna@wwf.it

La Sardegna è un luogo cruciale per la biodiversità del Mediterraneo, sia come ricchezza di habitat che di specie. Difenderne territorio e fauna sono priorità del WWF che nell’isola ha creato nel 1885 una delle Oasi più importanti, Monte Arcosu, regno del Cervo sardo. Bracconaggio e altre forme di ‘malacaccia’ sono purtroppo ancora vive sul territorio. Il WWF Sardegna sta costituendo un nuovo Nucleo di Guardie venatorie per contrastare le azioni dannose per il patrimonio faunistico. Antonello Secci, Presidente regionale del WWF, ci racconta come.

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