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Fiumi: vogliono intubare anche il Sagittario

Presentato in Regione Abruzzo un nuovo progetto a Bugnara, dopo quello di Pratola Peligna. Il fiume Sagittario rischia di diventare un misero rigagnolo se verranno approvate due richieste di captazione ad uso idroelettrico, una a Pratola Peligna e…

Presentato in Regione Abruzzo un nuovo progetto a Bugnara, dopo quello di Pratola Peligna.

Il fiume Sagittario rischia di diventare un misero rigagnolo se verranno approvate due richieste di captazione ad uso idroelettrico, una a Pratola Peligna e l’altra a Bugnara. Lo Studio di Impatto Ambientale per quest’ultima centralina è stato presentato dalla ditta Elettromeccanica Adriatica S.p.A al Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo. Sul BURA l’avviso è comparso lo scorso 28 agosto ma la procedura di pubblicazione sarebbe partita il 2 agosto. Poiché vi sono 60 giorni per cittadini, enti ed associazioni per consegnare osservazioni, la scadenza per intervenire appare l’1 ottobre 2013.

La captazione di Bugnara ridurrà la portata del fiume Sagittario a meno di 1/3 per ben 2,5 km cioè per tutta la lunghezza della condotta in cui verrà convogliata l’acqua per poi essere turbinata.

Il WWF ritiene che i fiumi abruzzesi stiano già soffrendo a sufficienza per le innumerevoli pressioni antropiche, dalle captazioni per usi irriguo ed idroelettrico agli scarichi non depurati. Il tratto interessato dal progetto di Bugnara è tra i pochi in cui un fiume abruzzese ha conservato un minimo di qualità ambientale, mentre appena a valle, a Pratola Peligna, si vorrebbe intubare un fiume che è già nella classe di qualità “scadente” con la conseguenza di peggiorare ulteriormente questa situazione. La produzione di energia da fonte rinnovabile non può comportare il definitivo depauperamento del patrimonio ambientale abruzzese, anche perché i fiumi sono come i reni del corpo umano e hanno una funzione fondamentale per la vita di un territorio. Segnaliamo, peraltro, che l’Abruzzo già ora ha una eccessiva capacità produttiva di circa il 50% per quanto riguarda gli impianti di produzione elettrica, tanto è che diversi di questi sono inattivi per gran parte dell’anno. Il vero obiettivo dovrebbe essere quello dell’efficienza energetica e del risparmio, su cui vi sono margini enormi di miglioramento.

Invitiamo pertanto i cittadini e le associazioni del territorio a presentare osservazioni utili per conservare il nostro ambiente.

INFO: 3683188739
 

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