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Nessuna maggioranza per il rinnovo dell’autorizzazione al glifosato

La riunione del Comitato degli esperti dei 28 Paesi non ha raggiunto la maggioranza qualificata per approvare la proposta della Commissione UE che ha indicato in cinque anni il rinnovo dell’autorizzazione per il glifosato: la decisione slitta al…

La riunione del Comitato degli esperti dei 28 Paesi non ha raggiunto la maggioranza qualificata per approvare la proposta della Commissione UE che ha indicato in cinque anni il rinnovo dell’autorizzazione per il glifosato: la decisione slitta al 27 novembre. Nove paesi, tra cui l’Italia, hanno chiesto la messa al bando del glifosato entro tre anni. Ma la Commissione è stata irremovibile sul proporre il rinnovo per cinque anni. La licenza per l’utilizzo del glifosato scade il 15 dicembre.
Il 24 ottobre scorso una risoluzione del Parlamento europeo ha chiesto di eliminare subito il glifosato per uso domestico e un divieto totale nell’Europa entro il 2022.
Il milione trecentomila firme dei cittadini europei raccolte in tutta Europa perché una legge europea metta al bando l’erbicida dalle nostre campagne ha contribuito a bloccare il rinnovo decennale dell’erbicida e ad aprire una discussione in seno all’Ue, grazie anche alla posizione assunta dal governo italiano.
La Coalizione italiana #StopGlifosato, esprime soddisfazione per il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata sull’ipotesi del rinnovo di cinque anni proposto dalla Commissione e anche sull’ulteriore ipotesi di tre anni più due per lo smaltimento delle scorte.
Il governo italiano anche questa volta ha confermato la giusta posizione adesso è fondamentale che promuova un’azione diplomatica per poter raggiungere una maggioranza qualificata sull’ipotesi più restrittiva. Tuttavia il rischio che va scongiurato è che la decisione finale sia demandata alla sola Commissione.
Infatti, se anche nella riunione del Comitato d’appello di fine novembre non dovesse esserci la maggioranza qualificata, le regole prevedono che Bruxelles possa adottare la proposta senza l’ok dei paesi.
La Coalizione ha spinto, sin dal 2015, per l’immediato stop all’uso di un diserbante che lo Iarc, l’istituto internazionale di ricerca sul cancro che è il braccio scientifico dell’OMS, ha messo tra le sostanze “probabilmente cancerogene per l’uomo”. Due agenzie europee di regolazione hanno assolto il glifosato: le tracce di una collusione con gli interessi dell’industria agrochimica e anche di un inquinamento dei dati sono stati resi noti nei cosiddetti Monsanto Papers grazie all’intervento della magistratura americana.
Le associazioni ambientaliste, del biologico, di tutela della salute e anche alcune realtà istituzionali riunite nella Coalizione confermano oggi il loro impegno contro il glifosato, sia a livello europeo che nazionale.

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