Pandanews

35 gruppi mondiali della carta al setaccio

Il WWF ha presentato oggi i risultati dell’Environmental Paper Company Index 2017, uno strumento che ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza e il continuo miglioramento nei settori di polpa di cellulosa, carta e imballaggi. L’Indice è giunto alla…

Il WWF ha presentato oggi i risultati dell’Environmental Paper Company Index 2017, uno strumento che ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza e il continuo miglioramento nei settori di polpa di cellulosa, carta e imballaggi. L’Indice è giunto alla sua quinta edizione. L’insieme dei partecipanti all’EPCI 2017, provenienti da Europa, Sud America, Africa, Asia e Nord America, a livello mondiale rappresenta le performance del 26% del settore tissue (carta per usi igienico-sanitari), 23% della carta per uso grafico, 17% della carta per giornale, 9% del settore imballaggi e 15% della produzione di polpa.  Il Sud America ricopre quest’anno un ruolo di primo piano, vista l’ampia adesione all’EPCI 2017: oltre il 50% del volume di polpa e carta prodotto in quest’area rientra infatti nell’analisi del WWF.

“La volontà di molte aziende di partecipare ogni due anni all’ Environmental Paper Company Index del WWF –  molte per la terza volta – è un importante segnale del valore attribuito globalmente alla trasparenza. L’EPCI è accolto positivamente proprio in quanto strumento volontario per promuovere questo impegno alla trasparenza” ha dichiarato Alistair Monument, Leader della Practice Forest del WWF

L’EPCI del WWF tiene traccia nel tempo delle prestazioni aziendali in termini di approvvigionamento responsabile, impatti della produzione e sistemi di gestione ambientale/reporting. L’Indice si basa sulla comunicazione volontaria da parte delle aziende partecipanti di dati relativi ad oltre 50 indicatori, definiti dal WWF per la valutazione dell’impronta ecologica dell’azienda. Il WWF pubblica i risultati ottenuti per ciascuna impresa, mostrando inoltre la cronistoria dei punteggi ottenuti dal 2013: in questo modo l’Indice risulta uno strumento utile per tenere traccia del percorso delle singole imprese e dei vari settori verso la sostenibilità. I risultati di tutte le aziende partecipanti sono disponibili su epci.panda.org.

Le aziende italiane: Sofidel e Fedrigoni.

Tra i 35 gruppi partecipanti all’EPCI 2017, vi sono due aziende italiane.
Il gruppo tissue Sofidel, marchio Regina, collabora da tempo con il WWF sul tema dell’approvvigionamento responsabile e sulla riduzione delle emissioni climalteranti attraverso il programma Climate Savers. Nella categoria tissue, Sofidel ha raggiunto il 76,6% del punteggio totale (72% per l’approvvigionamento responsabile, 79% per i processi produttivi e 79% per EMS/reporting socio-ambientale). Fedrigoni, nella categoria graphic paper, ha raggiunto il 56% di punteggio totale (85% approvvigionamento responsabile, 21% processi produttivi, 62% EMS/reporting socio-ambientale).

“L’EPCI del WWF è uno strumento utile alle aziende per una riflessione sulle loro operazioni”, ha dichiarato Trevor Walter, coordinatore della Pulp and Paper Southern Alliance del WWF“Vista la dimensione e l’impronta del settore nella nostra regione, è incoraggiante assistere alla partecipazione di tante aziende sudamericane che, mai prima, avevano partecipano all’EPCI: speriamo che questo favorisca ancor di più la trasparenza nel settore”. Il 33% della polpa di cellulosa commercializzata a livello globale proviene dal Sud America. Oltre la metà delle esportazioni di polpa e carta della regione sono destinate a Cina e Unione Europea, e domanda e produzione continuano ad aumentare. 

“La carta è una risorsa rinnovabile, riciclabile, con un’impronta potenzialmente inferiore rispetto a materiali sostitutivi, se gestita e prodotta responsabilmente. Tuttavia, la dimensione e gli impatti del settore sono in crescita”, ha affermato Cecilia Alcoreza, manager WWF per Sustainable Paper and Packaging.“Ecco perché è cruciale che le aziende dimostrino la loro leadership in termini di trasparenza e un continuo impegno al miglioramento, riducendo l’impronta forestale, idrica e climatica del settore”.
 
Note: L’EPCI è un indice biennale ed è stato lanciato nella sua forma attuale nel 2010: da allora è cresciuto fino a raggiungere una portata globale. I risultati dell’indice 2013, 2015 e 2017 sono comparabili e consentono una valutazione dei progressi nel tempo. A causa di una serie di modifiche alla metodologia, i risultati del 2010 e del 2011 non sono completamente comparabili con gli ultimi rilevamenti. I punteggi delle aziende non sono riportati sotto forma di classifica. Nel valutare l’impatto sul capitale naturale il Rapporto WWF Living Forest prevede che la produzione e il consumo di carta raddoppierà nei prossimi trent’anni e che, complessivamente, il consumo di legname possa triplicare.

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.