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Abruzzo, i quad nel Parco? No, grazie

Nei giorni scorsi è apparso sui social un evento pubblico che prevede l’organizzazione di un’escursione in quad all’interno dei territori del Parco Nazionale d’Abruzzo per il prossimo 20 maggio. L’itinerario pubblicizzato prevede il passaggio con mezzi motorizzati 4×4…

Nei giorni scorsi è apparso sui social un evento pubblico che prevede l’organizzazione di un’escursione in quad all’interno dei territori del Parco Nazionale d’Abruzzo per il prossimo 20 maggio.
L’itinerario pubblicizzato prevede il passaggio con mezzi motorizzati 4×4 di fiumi, pozze di fango, boschi e pietraie, in un periodo dell’anno particolarmente delicato per flora e fauna, come quello della stagione riproduttiva.
È facilmente immaginabile il danno che l’attraversamento di corsi d’acqua e pozze provocherà all’ittiofauna e agli anfibi, che in questo periodo hanno effettuato la deposizione, o anche agli uccelli che nidificano a terra nelle aree di pascolo e nelle praterie: il passaggio dei quad andrà a distruggere le uova compromettendo la riproduzione di numerose specie.
Inoltre i territori attraversati sono in area di presenza e passaggio dell’orso bruno marsicano e gli eventi e i raduni, soprattutto con i mezzi motorizzati, sono considerati tra le cause disturbo alla specie, tanto che tra le azioni del Life Arctos – Progetto europeo per la tutela dell’orso realizzato dal Parco negli anni scorsi – molte risorse sono state spese proprio per la chiusura, tramite sbarra, delle sterrate presenti nell’areale della specie al fine di evitare la frequentazione di mezzi non autorizzati.
Dalle informazioni riportate non si evince chiaramente se l’itinerario attraversi l’interno di aree protette e in particolare del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, anche se, nel titolo, l’evento viene ampiamente promosso come una giornata all’interno del parco. Va precisato che l’attraversamento con mezzi motorizzati di aree naturali all’interno di Parchi nazionali e Riserve naturali regionali è vietato!
Nulla viene riportato rispetto all’attraversamento di Siti di Interesse Comunitario (SIC) presenti nel territorio. Nel caso in cui l’itinerario ricada poi all’interno di SIC, è necessaria la preventiva realizzazione della procedura di Valutazione di Incidenza secondo quanto stabilito dalle direttive comunitarie e dalla normativa nazionale e regionale. In ogni caso l’impatto sulle specie non è diverso sia nel caso in cui l’itinerario sia esterno al perimetro di aree protette sia nel caso sia interno.
Per questo il WWF ha interessato della questione gli organi competenti affinché intervengano per impedire lo svolgimento di un’iniziativa che, per il divertimento di pochi, può provocare un fortissimo disturbo a tutti gli altri escursionisti e turisti che vorranno visitare il Parco in quel giorno, oltre a determinare danni a specie e habitat protetti all’interno di un territorio dall’elevata valenza naturalistica che non può essere considerato un luna park senza regole.

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