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Vogliono distruggere la normativa europea di tutela delle acque

La coalizione in difesa della Direttiva Europea Acque denuncia un attacco alla consultazione popolare e rilancia la Campagna #ProtectWater in occasione del meeting europeo dei Paesi Membri a Vienna il 29 e 30 novembre   Alla vigilia dell’incontro dei direttori…

La coalizione in difesa della Direttiva Europea Acque denuncia un attacco alla consultazione popolare e rilancia la Campagna #ProtectWater in occasione del meeting europeo dei Paesi Membri a Vienna il 29 e 30 novembre

 
Alla vigilia dell’incontro dei direttori delle acque di tutti gli Stati membri dell’UE previsto il 29 e 30 novembre a Vienna per discutere del futuro della legislazione dell’UE sulle acque, il WWF li esorta a non approvare un documento sviluppato da un gruppo di funzionari governativi. Le modifiche proposte delineate in questo documento costituirebbero un significativo indebolimento della vigorosa legge europea sulle acque, la Direttiva Quadro sulle Acque dell’UE e, se mai attuato, darebbero un duro colpo a fiumi, i laghi e alla fauna di questi ambienti europei già vulnerabili: per questo il WWF ha inviato una lettera a tutti i direttori “Acque” dei Paesi membri e sta facendo pressione sui Ministeri dell’Ambiente perché a Vienna il documento non venga approvato.
 
La Direttiva Quadro è attualmente sottoposta ad una consultazione pubblica condotta dalla Commissione europea. Tuttavia, invece di contribuire a questo processo ufficiale e trasparente, i funzionari di alcuni Stati membri stanno intervenendo a gamba tesa per indebolirla – con incontri a porte chiuse per discutere del futuro della direttiva e concludendo prematuramente un dibattito ancora aperto in attesa delle indicazioni che emergeranno dalla consultazione popolare, senza una valutazione adeguata, che la legge non è adatta allo scopo e dovrebbe essere rivista.  Questa conclusione, insieme a una serie di opzioni proposte per modificare la Direttiva (che include il rinvio di alcuni anni dell’azione necessaria per portare le acque europee in buone condizioni), sono state delineate nel documento proposto a Vienna.
 
“Benché sia stato presentato come un documento di discussione, la formulazione del testo e la modalità di particolare segretezza con cui è stato  redatto sembrano accreditare l’idea che esistano già tutte le risposte invece che proporre domande aperte ” – ha dichiarato Martina Mlinaric, dell’Ufficio Politiche Europee del WWF –  “Il documento contiene indicazioni che, se approvate in questi giorni a Vienna, comprometterebbero seriamente la tutela dell’acqua in Europa. Gli autori del documento sostengono che la Direttiva debba essere modificata per gestire al meglio le risorse idriche in Europa dopo il 2027, anno in cui dovrebbe essere conseguito l’obiettivo della “buona qualità ecologica delle acque” indicato dalla Direttiva, ma dietro questa tattica emerge che, a 18 anni dalla sua approvazione, stanno ancora una volta dilazionando la sua piena applicazione e mirano ad ottenere maggiore flessibilità per continuare a procrastinare e a non fare nulla (solo il 43% dei 7.494 fiumi europei è considerato oggi in un “buono stato ecologico”). I nostri fiumi e laghi semplicemente non possono sopportare altri due decenni di inerzia “.

“La Coalizione Italiana “Living Rivers”, che riunisce 23 associazioni (vedi elenco a pié pagina) ha chiesto nei giorni scorsi al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di dare precise indicazioni ai funzionari che andranno a Vienna di non sottoscrivere il documento proposto in discussione e di dare il maggiore rilievo possibile alla consultazione popolare in corso sino al 4 marzo 2019 – dice Andrea Agapito, responsabile Acque WWF Italia -. L’Italia può dare il buon esempio non avallando il depotenziamento della Direttiva, dando nel contempo segnali concreti per la sua piena e migliore attuazione in Italia, coinvolgendo le Autorità di Distretto nella gestione virtuosa della risorsa idrica e ricostituendo, come chiesto dalla Coalizione, il gruppo di lavoro tecnico con le associazioni per avviare progetti integrati per il miglioramento dello stato ecologico dei corsi d’acqua e la tuttela degli ecosistemi e della biodiversità, a cui dal 2014, per legge, vanno destinati il 20% dei finanziamenti per la difesa dal rischio alluvioni”  

Per combattere questa allarmante accelerazione degli Stati membri verso l’indebolimento della Direttiva Quadro sulle acque, il WWF, insieme ad altre 100 ONG, ha lanciato la campagna #ProtectWater.   
 La campagna invita la Commissione a difendere la legge, chiedendo ai cittadini di esprimere il loro sostegno attraverso la consultazione pubblica in corso sulla DQA, e oltre 140.000 cittadini lo hanno già fatto.
 
Elenco delle 23 Associazioni aderenti alla Living Rivers Coalition Italia: 
AIPIN – Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica, APR – Alleanza Pescatori Ricreativi, ARCI, Associazione Watergrabbing, CATAP –  Coordinamento Associazioni Tecnico-scientifiche per l’Ambiente ed il Paesaggio, CIRF – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, Federazione Pro Natura, FIPSAS, Gruppo 183, INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, LIPU, SIEP – Società Italiana di Ecologia del Paesaggio, SIGEA, Società Idrologica Italiana,  Slow Food, Spinning Club Italia, TCI – Touring Club Italiano, WWF

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