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Sorpresa! Nibbio bianco all’Oasi WWF di Burano

Ancora una volta le Oasi WWF ci hanno riservato una bellissima sorpresa. Durante il censimento mensile degli uccelli acquatici, che si è svolto nella Riserva naturale “Lago di Burano”, due dei 18 volontari che hanno partecipato, Cosimo Andreuccetti e…

Ancora una volta le Oasi WWF ci hanno riservato una bellissima sorpresa. Durante il censimento mensile degli uccelli acquatici, che si è svolto nella Riserva naturale “Lago di Burano”, due dei 18 volontari che hanno partecipato, Cosimo Andreuccetti e Alessandro Canci, hanno notato un uccello bianco e grigio posato su di un ramo secco, accanto ad una garzetta e subito hanno capito che si trattava di qualcosa di insolito. Il tempo di prendere il binocolo e la macchina fotografica per documentare, si sono resi conto di trovarsi di fronte ad un esemplare adulto di nibbio bianco (Elanus Caeruleus), una specie molto rara per la Toscana. Si tratta infatti del secondo avvistamento nella storia ornitologica per la Toscana ed è uno dei circa 370 avvenuti in Italia dal 1902 (la maggior parte prevalentemente negli ultimi decenni).
Si tratta di un piccolo rapace bianco e grigio, caratterizzato da due occhi rosso rubino, poco più grande del piccolo gheppio e un po’ più “tozzo”. La specie è presente nel Paleartico-paleotropicale con appena 1100-2000 coppie (P.Brichetti e G.Fracasso – Ornitologia Italiana vol.1). Negli ultimi anni la sua comparsa in Italia è aumentata, tanto da farlo salire da specie accidentale a specie occasionale.
Molti appassionati di birdwatching per poterlo osservare si sono recati nella vicina Spagna, dove è possibile vederlo anche durante la nidificazione. Le ore migliori per sorprenderlo in volo sono quelle serali, quando inizia la perlustrazione dei prati e dei coltivi alla ricerca di roditori, rettili e insetti. Il volo leggero e talvolta sospeso in aria (spirito santo), caratteristico del più piccolo gheppio, ne aiuta il riconoscimento anche da molto lontano.
Con questo avvistamento sale cosi a 297 la Chek-list (numero delle specie osservate) nell’Oasi del Lago di Burano a Capalbio, che ricordiamo essere la prima Oasi nata in Italia e che, a distanza di anni, continua a sorprenderci. E’ di alcune settimane fa anche l’avvistamento di una tartaruga marina (Caretta caretta) proprio sulla spiaggia dell’oasi, intenta a nidificare.
E’ superfluo dire che tutti gli altri partecipanti, pur felici di aver contribuito ancora una volta al monitoraggio a sforzo costante più longevo d’Italia, siano rientrati a casa con un po’ di amaro in bocca, ma del resto tutti i birders sono abituati anche a queste piccole delusioni, consapevoli che prima o poi la fortuna di avvistare una specie rara capita a tutti.
 
 
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