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L’ambiente può salvare l’Europa in crisi

In vista delle elezioni europee del 25 maggio il WWF Italia ha  avviato una serie di incontri con partiti e liste, nell’ambito di una Campagna informativa e di pressione su scala europea. La Campagna coordinata dall’Ufficio EPO –…

In vista delle elezioni europee del 25 maggio il WWF Italia ha  avviato una serie di incontri con partiti e liste, nell’ambito di una Campagna informativa e di pressione su scala europea. La Campagna coordinata dall’Ufficio EPO – European Policy Office del WWF con sede a Bruxelles chiede di confrontarsi su 28 impegni concreti “di legislatura” a partiti, liste e candidati all’Europarlamento  e di dare il proprio apporto per rilanciare il ruolo politico-istituzionale d’avanguardia sui temi ambientali svolto dall’Europa nel mondo negli ultimi 20 anni, rafforzando i risultati conseguiti da una solida legislazione comunitaria, da scelte politiche programmatiche coraggiose e da linee di finanziamento destinate alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile nei Paesi europei e su scala internazionale. Nel nostro Paese il WWF Italia ha avviato un fitto programma di incontri, avendo già confronti con SEL, LNP, NCD, FI, Scelta Civica per l’Italia, Movimento 5 Stelle e PD, mentre si attendono le risposte di altri partiti e liste (di cui si darà conto a partire da aprile sul WEB).

Fulcro dell’iniziativa, la presentazione del Manifesto  “Parlamento Europeo 2014-2019: Creare una nuova Europa per il Pianeta”  dove si chiede ai candidati all’europarlamento e ai cittadini d’Europa di metterci la faccia e far sentire la propria voce, aderendo ad una Petizione di sostegno alle istanze illustrate nel Manifesto e che sarà on-line in tutta Europa il prossimo aprile. Da quel momento i cittadini europei avranno uno strumento in più per decidere le sorti dell’Unione, avendo un quadro preciso degli impegni a favore dell’ambiente e della sostenibilità che i singoli candidati, i partiti e le liste vorranno assumersi una volta eletti. 

In un momento in cui l’Europa economico-finanziaria deve fare i conti con i vincoli del Patto di Stabilità e Crescita,  il WWF  si è attivato affinché i cittadini che andranno a votare per una nuova Europa siano consapevoli che nei prossimi 5 anni si dovranno fare scelte decise verso la sostenibilità e per ridurre l’impronta ecologica dell’Europa (per mantenere il nostro stile di vita sarebbero necessari 2,8 pianeti)  e a sostegno di soluzioni economiche più innovative ed efficienti, in grado di assicurare posti di lavoro e prosperità alle nuove generazioni (sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati raggiungendo gli obiettivi della UE al 2020 su clima e energia; sono 14,8 milioni i posti di lavoro garantiti già oggi in Europa dalla tutela della biodiversità e dai servizi garantiti dagli ecosistemi).

Il Manifesto del WWF contiene valutazioni dettagliate e dati economici sui costi/benefici delle scelte in campo ambientale e  28 specifiche proposte di legislatura, che riguardano: Politica ambientale – attuazione e rafforzamento della legislazione europea; Nuovi modelli di consumo – cambiare i modelli di consumo per ridurre l’impatto ambientale; Clima ed Energia – ridurre il cambiamento climatico e l’impatto delle fonti energetiche inquinanti; Economie più verdi –  soluzioni per dare valore alla natura, alla biodiversità (al capitale naturale) ed avviare percorsi concreti di Green Economy; Politica di Sviluppo – la sostenibilità ambientale, cuore dello sradicamento della povertà.

Il WWF nel suo Manifesto valorizza il ruolo fondamentale che ha avuto finora l’Unione Europea per la tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini europei, ruolo svolto attraverso Direttive comunitarie e Regolamenti che hanno  indotto i singoli paesi membri a perseguire obiettivi ambiziosi nelle scelte energetiche e di lotta ai cambiamenti climatici, a valutare gli impatti di opere infrastrutturali sul territorio, posto dei limiti alle attività economiche che incidono sulle risorse naturali come la pesca e l’agricoltura, imposto la tutela di specie a rischio, creato un’ampia rete di aree prioritarie per la tutela degli habitat e delle specie (Rete Natura 2000), finanziato progetti e programmi di ricerca e di salvaguardia ambientale e di manutenzione del territorio altrimenti impossibili da avviare con le scarse risorse nazionali, etc.
 
Il WWF ricorda come i cittadini europei siano maturi e consapevoli per chiedere precisi impegni a partiti e liste che si presenteranno alle elezioni e ai propri candidati in favore di una Nuova Europa per il Pianeta: il 95% dei cittadini dell’Unione Europea, infatti, considera importante la salvaguardia dell’ambiente; l’81% pensa che la legislazione ambientale comunitaria sia necessaria per proteggere l’ambiente (Eurobarometro del 2011 su “Atteggiamento dei cittadini europei verso l’ambiente”). Una Nuova Europa che stenta ancora ad emergere, quando si pensi, come sottolinea il WWF, che: i sussidi assegnati alle fonti energetiche inquinanti sono ancora oggi in Europa 3 volte superiori a quelli destinati alle energie rinnovabili e il 92% delle acque dolci europee (fiumi, laghi e falde acquifere) è significativamente inquinato.

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