Comunicato stampa delle associazioni
Questa mattina si è discusso il ricorso del Comune di Piombino contro la realizzazione di un rigassificatore nel porto della cittadina toscana, con l’intervento ad adiuvandum di Greenpeace Italia e WWF Italia.
L’Avv. Andrea Filippini, legale delle due associazioni ambientaliste, ha ribadito le ragioni della contrarietà all’intervento legate agli impatti ambientali anche su aree di pregio (le opere a terra interessano il sito “Padule Orti-Bottagone” classificato come Zona Speciale di Conservazione e Zona di Protezione Speciale della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea). Ma soprattutto è stata evidenziata l’assoluta anomalia di un procedimento ambientale autorizzatorio che ha visto il suo completamento soltanto durante il processo davanti al TAR, laddove la messa in esercizio dell’impianto risale a luglio scorso.
Una procedura che costituisce un precedente gravissimo che deve essere necessariamente censurato. L’emergenza energetica dello scorso inverno, che peraltro è stata superata senza bisogno del contributo della nave rigassificatrice di Piombino, non potrebbe comunque giustificare lo stravolgimento delle procedure fissate dalla normativa di protezione ambientale.
Greenpeace e WWF Italia attendono fiduciose la decisione del TAR che ha trattenuto la causa in decisione attesa entro i prossimi 60 giorni, certe di aver evidenziato, insieme ai legali del Comuni e di altre organizzazioni, le illegittimità del procedimento autorizzativo nell’interesse dell’ambiente e dei cittadini di Piombino.