Un cucciolo di lontra preso in cura dal WWF di Policoro
"Si tratta di una femmina di circa un kg. di peso - ci dice la veterinaria Francesca Ardolino - un cucciolo in fase di svezzamento che con tutta probabilità ha perso la madre. Così è stata trovata affamata, disidratata e in condizione di ipotermia. Il nostro lavoro in questi giorni prevede il controllo frequente della temperatura, bagni frequenti e alimentazione idonea a base di pesci d'acqua dolce (trota) con dovute integrazioni vista la giovane età. Comunque è vivace e ora appare in buona salute".
La lontra, detta la regina dei fiumi, è una specie fortemente minacciata e inserita nella lista IUCN come specie in pericolo in Italia, dove stime parlano di circa 5-600 individui. L’areale di distribuzione è ora concentrato al solo Meridione, dall’Abruzzo alla Puglia, alla Calabria e in particolare alla Campania e alla Basilicata (bacino de Sele-Calore e Lao, bacino del Sinni-Bradano). Strettamente legata agli ambienti acquatici, vive in prossimità di fiumi e torrenti in buono stato di naturalità dove si ciba principalmente di piccoli pesci che caccia grazie all'abilità nel nuoto. Il WWF protegge la lontra grazie alle sue Oasi di Persano e Grotte del Bussento (provincia di Salerno), e di Policoro, dove sia nel bosco-pantano sia nel vicino fiume Sinni la lontra è stata più volte avvistata e dove il WWF ha in piedi un progetto di rinaturazione proprio per favorire l'habitat di questo raro mustelide. La campagna WWF ProtectWater per la tutela dei fiumi >>
“Purtroppo, negli ultimi tempi, una delle maggiori cause di morte delle lontre sono gli investimenti da parte delle auto, soprattutto lungo le strade della Basilicata. Un fenomeno in crescita nei confronti del quale è necessario mettere in campo misure di prevenzione" dice Antonio Canu, Presidente di WWF Oasi e Membro dell’Otter Specialist Group dell’IUCN . Il WWF tutela la lontra grazie alle Oasi di Persano e Grotte del Bussento (Salerno) e Policoro (Matera).