Doha Italia e Europa siano piu ambiziose
Nelle ultime ore di negoziato a Doha sei delle più grandi organizzazioni ambientaliste e di sviluppo del mondo hanno lanciato un grido di allarme a tutti i Governi presenti al vertice: ActionAid, Christian Aid, Friends of the Earth, Greenpeace, Oxfam e WWF denunciano che i negoziati di Doha sono sull'orlo del disastro e che i Governi hanno ora 24 ore per fare urgentemente un accordo che possa rispondere all’emergenza climatica planetaria che l'umanità ha di fronte.Questo accordo deve includere un incremento delle risorse finanziarie pubbliche a favore del clima a partire dal 2013, profondi tagli alle emissioni e un meccanismo per poter affrontare i danni dovuti ai cambiamenti climatici.
"La realtà è che quest'anno le popolazioni dei paesi ricchi e poveri stanno sperimentando la forza del cambiamento climatico. Ondate di calore estremo, siccità e tempeste si sono abbattute sulla vita, l’ambiente e sui mezzi di sussistenza da cui le persone dipendono. E proprio questa settimana molte persone nelle Filippine hanno perso la vita a causa di condizioni meteorologiche avverse. Il divario tra questa realtà e l'impegno politico per affrontare il cambiamento climatico è semplicemente troppo grande. Ciò si traduce in fase di negoziazione a Doha vergognosamente debole. Il WWF esprime la solidarietà con le parti sociali, i movimenti e le altre componenti della società civile e respinge l'accordo minimalista che sta emergendo dal vertice. I Paesi stanno concludendo i lavori sostenendo che questo è stato un successo ma stando così le cose è evidente che non lo sarà” ha detto Samantha Smith, responsabile Clima e Energia del WWF Internazionale.
Al vertice sul clima in corso a Doha il Ministro dell’Ambiente Clini ha oggi rappresentato in plenaria la posizione di un'Italia che finalmente si muove in ambito europeo ma a Doha l'Europa si presenta indebolita dalle divisioni interne, dalla mancanza di coraggio e dunque di leadership, correndo così il rischio di passare dalla parte del torto dopo aver per anni guidato le politiche climatiche nella Convezione sul Clima, in particolare sul protocollo d Kyoto.
Il WWF sottolinea che non vanno dimenticate le responsabilità di Paesi che tuttora non hanno assunto impegni in ambito internazionale, come gli USA.
Però i paesi europei e l'Italia in particolare, dovrebbero sapere bene che gli obiettivi sul clima sono intrecciati con quelli sulla sicurezza energetica.
“Per recuperare la leadership, l’Italia e l’Europa devono puntare su obiettivi di riduzione più ambiziosi, almeno il 30% di riduzione delle emissioni entro il 2020.
Questo anche perché l’obiettivo di riduzione attuale è stato già raggiunto e solo un obiettivo credibile può rappresentare una spinta all'innovazione e al cambiamento interno, oltre che costituire un ottimo biglietto da visita sul piano internazionale. Lo stesso coraggio va anche messo nel perseguire, in Italia, una strategia a lungo termine, ma con obiettivi immediati, per fare del nostro Paese uno dei leader della nuova economia green” ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia, che a Doha ha incontrato oggi il Ministro Clini.
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