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Nuova corsa all’oro minaccia l’Amazzonia

E’ di nuovo corsa all’oro in Amazzonia: il governo federale brasiliano ha pubblicato un decreto che abolisce una riserva grande quanto la Svizzera, la National Reserve of Copper and Assoono, un’insieme di aree protette noto come Renca, per favorire…

E’ di nuovo corsa all’oro in Amazzonia: il governo federale brasiliano ha pubblicato un decreto che abolisce una riserva grande quanto la Svizzera, la National Reserve of Copper and Assoono, un’insieme di aree protette noto come Renca, per favorire lo sfruttamento delle risorse minerarie.  L’area protetta copre una superficie di 47.000 chilometri quadrati tra Pará e Amapá .
La regione è ricca di oro e di altri minerali e comprende nove aree protette, tra cui foreste statali, riserve ecologiche e terre indigene. Si tatta del Parco Nazionale delle Montagne Tumucumaque, le Foreste Statali di Paru e Amapá, la Riserva Biologica di Maicuru, la Stazione Ecologica di Jari, la Riserva Estrattiva di Rio Cajari, la Riserva di Sviluppo Sostenibile del Rio Iratapuru e le Terre Indiane di Waiãpi e Rio Paru d`Este .
  
La decisione annunciata dal governo brasiliano per il WWF è gravissima vista l’importanza dell’ambiente tropicale: la dissoluzione o la riduzione di queste unità di conservazione distruggerebbero una parte importante del polmone verde del pianeta, la perdita di biodiversità generando anche conflitti con le popolazioni locali che vivono nella foresta.
Gli impatti di questa nuova aggressione rischiano di essere irreversibili.
Il WWF, insieme a molti altri movimenti ambientalisti e ‘testimonial’ come Gisele Bundchen che si è schierata a favore della tutela di quest’area, chiede al governo del Brasile di tornare indietro su questa decisione e  lasciare che le aree protette  rimangano tali  abbandonando gli appetiti minerari lungo il corso del Rio delle Amazzoni.

Il WWF Brasile aveva già espresso forte preoccupazione nel maggio del 2017 pubblicando un dossier.
Inoltre, aprendo la riva sinistra del Rio delle Amazzoni alle esplorazioni minerarie, si potrebbero aggravare le minacce causate da uno sviluppo infrastrutturale non sostenibile su questo fragile ecosistema.

Secondo il direttore del WWF-Brasile, Mauricio Voivodic “l‘apertura di queste aree per l’estrazione senza alcuna attenzione alla salvaguardia ambientale è un affronto verso la comunità internazionale sia dal punto di vista ambientale che sociale.  Oltre allo sviluppo demografico, la deforestazione, la perdita di biodiversità e di risorse idriche, questa nuova attività potrebbe portare ad una intensificazione dei conflitti per il territorio minacciando i popoli indigeni e le comunità tradizionali. Una corsa d’oro nella regione che creerà danni irreversibili alla coltura locale “.

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