Pandanews

I panda giganti non sono più a rischio estinzione

Per le autorità cinesi i panda non sono più minacciati di estinzione, anche se rimangono una specie vulnerabile

Per la Cina non sono più a rischio estinzione ma restano vulnerabili

Per le autorità cinesi il panda gigante ora è una specie vulnerabile, non più a rischio estinzione.

Migliorate condizioni di vita sono state realizzate realizzate grazie agli sforzi per la loro conservazione, inclusa l’espansione dell’habitat

Cui Shunong, dirigente del ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente in Cina

L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) aveva in realtà già rimosso dal 2016 i panda giganti dalla lista delle specie a rischio di estinzione, riclassificandoli appunto come “vulnerabili”. Tuttavia, in quella occasione, Pechino aveva contestato la decisione, affermando che essa poteva indurre ad attenuare gli sforzi per la conservazione di questi animali. Le condizioni di vita delle specie rare e minacciate in Cina hanno visto nel frattempo notevoli miglioramenti grazie all’impegno attivo del Paese nella protezione della biodiversità e nel ripopolamento degli ecosistemi.

Un giovane panda su un albero in Cina

Il miglioramento delle condizioni di vita della fauna selvatica cinese è dovuto all’impegno del Paese nel creare un sistema piuttosto ampio di riserve naturali, con lo scopo di proteggere vaste aree di ecosistemi naturali in modo sistematico e completo. Tanto che alla fine del 2019 la Cina aveva 11.800 riserve naturali, che rappresentano il 18% della superficie del Paese.

In Cina la popolazione di diverse specie rare e minacciate è gradualmente in ripresa. Infatti, il numero di tigri siberiane, elefanti asiatici e ibis crestati è cresciuto rapidamente. Specie minacciate come il panda gigante selvatico, l’antilope tibetana e il cervo milu ora vivono in ambienti migliorati.

L’impegno del WWF per il panda

Il disboscamento aveva reso sempre più complicato per i panda trovare i germogli di bambù necessari per il loro sostentamento. La scarsità di cibo ha costretto questi animali negli anni  a spostarsi di continuo. Si sono così esposti al bracconaggio e ai mille pericoli dovuti alle infrastrutture costruite dall’uomo. Secondo l’ultimo censimento del WWF, che nel panda ha proprio il sui simbolo, sono esattamente 1864 gli individui rimasti liberi in natura.

Il WWF anche in Italia raccoglie contributi con la campagna: “Adotta un panda”. Ogni aiuto ricevuto ha permesso di gestire e creare delle riserve in Cina e ha consentito ai panda di spostarsi, nutrirsi e riprodursi in modo sicuro. Il WWF collabora con i veterinari della riserva di Wolong in Cina, che in ogni momento si prendono cura di questa specie e insieme ad altre associazioni ha messo a punto delle nuove tecniche innovative per proteggere i panda come le “Camera traps”, telecamere ad alta tecnologia, collegate tra loro per via satellitare, che riprendono ogni momento del ciclo biologico di questi animali segnalando eventuali pericoli per la loro sopravvivenza.

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