Pandanews

Corte Aja, vittoria per le balene

Il Giappone deve fermare, subito, la caccia alle balene nell’Oceano Meridionale. A stabilirlo è la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja che ieri, in una sentenza storica, non ha riconosciuto i fini scientifici della pratica e ne ha disposto…

Il Giappone deve fermare, subito, la caccia alle balene nell’Oceano Meridionale. A stabilirlo è la Corte internazionale di Giustizia dell’Aja che ieri, in una sentenza storica, non ha riconosciuto i fini scientifici della pratica e ne ha disposto la sospensione. La caccia alle balene è praticata soprattutto dal Giappone (ma anche da Norvegia e Islanda) nell’Oceano Antartico. La sentenza, che arriva dopo quasi 30 anni dalla moratoria stabilita a livello internazionale nel 1986, è vincolante e non può essere oggetto di ricorso.

Esulta il WWF, da sempre in prima linea nelle battaglie per fermare la strage dei giganti del mare, secondo cui la decisione permetterà finalmente di rispettare l’obiettivo del Santuario dell’Oceano Meridionale. “Proteggere le balene nell’Oceano Antartico è essenziale per mantenere popolazioni di questi cetacei in buona salute in tutto il mondo” ha detto Aimée Leslie, responsabile del settore Cetacei e tartarughe marine del WWF Internazionale.

La Corte, con 12 voti contro 4, ha così risolto il duro contenzioso sollevato nel 2010 dall’Australia, poi seguita dalla Nuova Zelanda, che aveva portato il Giappone in giudizio chiedendo una pronuncia sulla caccia alle balene ritenendola “mera attività commerciale, in violazione delle convenzioni internazionali e dell’obbligo a preservare i mammiferi marini e l’ambiente marino”. Il Giappone dovrà insomma ritirare le sue flotte, già pronte per la stagione di caccia: flotte responsabili del massacro di circa 1.000 balene e balenottere l’anno, uccise per sedicenti giustificazioni scientifiche, ma le cui  bistecche di carne finivano nei ristoranti e supermercati giapponesi.

“Speriamo che sia l’inizio di una nuova era in cui la difesa e il rispetto di questi incredibili mammiferi marini diventi un obbligo per tutto il pianeta, uscendo da meccanismi politici e dalle finte giustificazioni scientifiche – ha detto Isabella Pratesi, Responsabile Progetti di conservazione internazionali WWF Italia – . Balene, balenottere, megattere, sono gli animali più affascinanti del Pianeta: massacrarli per un uso commestibile è un eccidio che dobbiamo contrastare con tutti i nostri mezzi”.

Giuseppe Notarbartolo Di Sciara, Presidente dell‘Istituto Tethys, tra i maggiori esperti di cetacei a livello internazionale e membro del Comitato Scientifico WWF, ci ha detto: “Dopo decenni di aspre battaglie combattute in seno alla IWC contro avversari disonesti, avidi e arroganti, il verdetto della Corte dell’Aia suona come musica celestiale alle mie orecchie. La mia più forte speranza è che ora la parte sana del Giappone colga questa meravigliosa occasione per chiudere per sempre questa obsoleta, ormai insensata attività senza perdere la faccia. Al tempo stesso, però, dobbiamo essere preparati a continuare la lotta perché ci sono ancora tanti cetacei al di fuori dei mari antartici che muoiono sotto gli arpioni dei balenieri”.

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.