Pandanews

Il WWF piange la morte di Maurizio Costanzo

E' stato un grande amico del WWF, diede un sostegno fondamentale alle più importanti campagne della nostra associazione

Diede un grande sostegno alla campagna contro la caccia

Il WWF apprende con dolore la notizia della morte di Maurizio Costanzo, grandissimo comunicatore e innovativo creatore di spazi e format radio-televisivi sempre con un occhio attento e sensibile all’attualità, alle storie e alle persone. E’ stato ben più di un amico del WWF. Ha aderito e sostenuto campagne importantissime, come “L’ambiente è cosa nostra” o quella dedicata all’adozione di specie protette, alle raccolte fondi per salvare preziosi lembi di natura, come “Operazione beniamino”, mettendo a disposizione mezzi e spazi di comunicazione che hanno creato coscienza e consapevolezza su temi ambientali cruciali.

Lo spot WWF contro la caccia è del 1994. La voce nel finale è di Maurizio Costanzo

Il Costanzo Show aderì all’inizio degli anni ’90 alla campagna “Ambiente è Cosa Nostra” e in varie puntate trattò temi scottanti quali quello delle cave abusive, delle opere pubbliche inutili e dannose, dell’acqua in Sicilia, delle speculazioni edilizie. A differenza della formula abituale della trasmissione Maurizio Costanzo su questi argomenti fece registrare veri e propri servizi d’inchiesta che poi venivano commentati in studio, servizi che rimangono ancora testimonianza di un impegno civile profondo e vero oltre che di battaglie vinte.

La campagna WWF contro la caccia che fu sostenuta attivamente da Maurizio Costanzo

Maurizio Costanzo aderì poi alle campagne del WWF per l’abolizione della caccia e il suo ruolo fu determinante nella campagna per togliere il riconoscimento del CONI alla Federcaccia e con esso il contributo che per questo veniva riconosciuto. L’impegno di Costanzo guardava anche oltre i confini del nostro Paese e la sua adesione alla campagna “Salvamondo”, promossa da Amnesty, UNICEF e WWF, permise di rendere noti al grande pubblico i crimini contro gli esseri umani e la natura che all’inizio degli anni 2000 si perpetravano ancora in Congo.
Ricordiamo la sensibilità e l’intelligenza di un giornalista acuto e di un osservatore ben più che attento ed ancora oggi il WWF fa tesoro dei suggerimenti e dei consigli che generosamente ha voluto dare per accompagnare l’Associazione nel diffondere i valori e la cultura della conservazione della natura e della sostenibilità ambientale senza mai perdere di vista i diritti umani e l’equità sociale.

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