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Arriva il cervo nell’Oasi WWF di Guardiaregia

Il primo ad arrivare è stato Bonifacio.  Poi è toccato a Tommaso. Il primo, in sordina, il secondo tra ali di folla emozionata e sorridente. Bonifacio e Tommaso sono  due splendidi esemplari di cervo che da qualche giorno…

Il primo ad arrivare è stato Bonifacio.  Poi è toccato a Tommaso. Il primo, in sordina, il secondo tra ali di folla emozionata e sorridente. Bonifacio e Tommaso sono  due splendidi esemplari di cervo che da qualche giorno sono ospiti dell’area faunistica a loro dedicata a Campochiaro, nell’Oasi WWF e riserva regionale  di Guardiaregia-Campochiaro, in Molise. I due protagonisti, provengono dal centro di Villavallelonga, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Grazie infatti alla disponibilità e alla collaborazione  con lo storico Ente Parco, è stato possibile l’affidamento e il trasferimento dei due animali.

Nei giorni scorsi la grande festa, con la comunità locale e quella dei paesi vicini ad assistere i bravi veterinari dell’Ente Parco e ad accogliere Tommaso per inaugurare l’area. La quale avrà prima di tutto lo scopo di sensibilizzare e far amare il cervo,  uno dei protagonisti della nostra fauna per lungo tempo assente. Diffuso in passato negli ambienti forestali della Penisola, già nel primo decennio del 1900, nessuna popolazione di cervo era sopravvissuta  in forma stabile sul versante italiano delle Alpi e nessun esemplare autoctono sull’Appennino, a causa soprattutto della caccia, del disboscamento e della pastorizia.

Grazie alle operazioni di reintroduzione, il cervo sta tornando ad occupare il suo areale originario. L’area faunistica del  cervo di Campochiaro,  in località Fonte Litania, servirà anche a questo. Per ora, è un nuovo tassello che va ad arricchire un’oasi già di grandi valori naturalistici e paesaggistici.

Un’area , tra le più grandi in gestione al WWF, che rappresenta al meglio il versante molisano del Matese, sul quale da tempo si ipotizza la realizzazione di un parco naturale. L’evento dello scorso 28 giugno, a cui hanno partecipato 300 visitatori entusiasti ha confermato quanto le amministrazioni locali siano cambiate rispetto al passato, quando la tutela ambientale era vista come un limite e non un’opportunità. Vederle oggi protagoniste su progetti di conservazione è uno dei principali risultati della nostra azione e nel caso particolare dell’istituzione dell’oasi. Merito va ai volontari del WWF Molise e allo staff dell’Oasi con in testa la Cooperativa La Ramegna, per aver lavorato con passione ed entusiasmo in questi anni non certo facili. L’invito a conoscere l’area e ad incontrare Tommaso e Bonifacio è aperto a tutti.

(Antonio Canu, Presidente WWF Oasi)

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