Comunicato stampa firmato da 55 associazioni
Mentre la biodiversità versa in una crisi senza precedenti e l’agricoltura italiana affronta sfide epocali dai cambiamenti climatici alla crisi dei mercati, dai dazi alle ripercussioni della situazione internazionale — il Senato della Repubblica viene paralizzato da sedute fiume imposte per accelerare l’approvazione del DDL Caccia, un provvedimento che non è né urgente né prioritario, anzi dannoso per il Paese.
Un testo liberticida e irricevibile
Il Presidente della Commissione Agricoltura, Senatore Luca De Carlo (FdI), ha costretto le commissioni competenti a riunioni massacranti, con due sedute giornaliere: una alle 8 del mattino e l’altra notturna, a partire dalle 19 senza limiti di orario. Una forzatura che ha il solo scopo di imporre a tappe forzate per approvare in tempo utile per gli appuntamenti elettorali un testo liberticida e irricevibile.
Il DDL Caccia non risponde ad alcuna necessità reale. Non tutela gli agricoltori, come falsamente sostenuto dalla propaganda governativa, ma al contrario li espone a nuove criticità. Non sostiene i territori, ma li trasforma in un’arena di caccia senza regole. Non garantisce, paradossalmente, nemmeno i cacciatori perché apre il Paese ad un numero indefinito e incontrollabile di cacciatori stranieri, favorisce bracconieri e abusi.
Un attacco diretto alla biodiversità, alla sicurezza e alla legalità
Gli emendamenti presentati da numerosi esponenti dei gruppi di maggioranza hanno reso la proposta ancora più estrema: via ogni riferimento alla protezione degli animali, anche nel titolo della legge, ampliamento delle specie cacciabili (inclusi stambecco, oca e piccione), apertura alla cattura degli uccelli da usare come richiami vivi, riduzione del livello di protezione del lupo e dello sciacallo dorato, la possibilità di cacciare in spiaggia, in barca, anche nei terreni ghiacciati e persino con l’uso di silenziatori. Tutto per non lasciare scampo agli animali, rendendo impossibili i controlli e imponendo limiti alle attività delle guardie venatorie volontarie. Un attacco diretto alla biodiversità, alla sicurezza e alla legalità.
A fronte di emergenze concrete che richiederebbero l’impegno delle istituzioni — dalla siccità ai rincari energetici, dalla competitività delle imprese agricole italiane alla necessità di politiche alimentari sostenibili — il Parlamento è invece costretto a concentrare tempo ed energie su un provvedimento che soddisfa solo le pressioni di una parte del mondo venatorio, quella più estremista e aggressiva. È inaccettabile.
55 Associazioni contro il DDL
Le 55 associazioni ambientaliste, animaliste, scientifiche, escursionistiche firmatarie si appellano ai parlamentari di ogni schieramento: non rendetevi complici di questo scempio, non approvate un testo che calpesta la Costituzione, viola norme europee, danneggia gli agricoltori, tradisce gli interessi della collettività e mette a rischio l’ambiente, la salute e la sicurezza di tutti.
L’Italia merita una politica agricola e ambientale seria, capace di affrontare i veri problemi del presente e del futuro essendo capace di resistere alle pressioni di chi vuole fare affari saccheggiando le nostre ricchezze naturali e privando tutti, incluse le future generazioni, del diritto di godere di una natura sana e viva.
Le Associazioni firmatarie:
AFNI, ANIMAL LAW ITALIA, ALLEANZA ANTISPECISTA, ALTURA, AMICI DELLA TERRA, ANIMAL AID ITALIA, ANIMAL EQUALITY, ANIMALISTI ITALIANI, ASOIM ASSOCIAZIONE STUDI ORNITOLOGICI ITALIA MERIDIONALE, ASSOCIAZIONE CARETTA CARETTA, ASSOCIAZIONE IO NON HO PAURA DEL LUPO, ATTIVISTI GRUPPO RANDAGIO, CERM, CIRF, CISO, EARTH EBN Italia, ENPA, ESSERE ANIMALI, ETICOSCIENZA, FEDER TREK, FEDERAZIONE PRO NATURA, FONDAZIONE CAPPELLINO, CAVE CANEM, MAREVIVO, GAIA ANIMALI&AMBIENTE, GAROL GREEN IMPACT, GREENPEACE, GRIG, GRUPPO INSUBRICO DI ORNITOLOGIA OdV, HUMANE WORLD FOR ANIMALS, ISDE, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE, LEIDAA
LIMAV, LIPU, LNDC, MAN, MOUNTAIN WILDERNESS, NAHR, OASICOSTIERA ODV, OIPA, RETE DEI SANTUARI, REWILDING APPENINES, SALVIAMO L’ORSO, SOCIETÀ ORNITOLOGICA ITALIANA, SOS GAIA, SROPU, VAS
WALDRAPPTEAM, WWF Italia