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Più acqua al Lago di Como grazie al WWF

Il WWF Lombardia, grazie ad un’azione di pressione nei confronti della Regione, ha ottenuto il rilascio di oltre 5 milioni di metri cubi d'acqua

L’obiettivo è garantire il Lario ai minimi e sostenere l’agricoltura

Il WWF Lombardia, grazie ad un’azione di pressione nei confronti della Regione, ha ottenuto il rilascio di 4 milioni di metri cubi d’acqua in più dal 15 giugno e di altri 1,6 milioni dall’11 luglio da parte degli invasi valtellinesi, che stanno affluendo al Lago di Como. L’obiettivo è quello di contribuire a mantenere il livello minimo vitale del Lario, dissetare la pianura, rimpinguare falde e acquedotti, sostenere l’agricoltura nel periodo più critico dell’irrigazione, riattivare le centrali termoelettriche. dare respiro a tutte le attività e ai comparti di pianura in crisi.
“Da anni chiediamo un governo integrato della risorsa idrica a scala di bacino. L’abbiamo ottenuto in condizioni di emergenza con l’accordo sollecitato da WWF Lombardia tra Regione Lombardia e gestori degli invasi idroelettrici che da oggi) prevede maggiori rilasci per 5,6 milioni di metri cubi al giorno” sottolinea Gianni del Pero, Delegato WWF Lombardia.

Il Progetto di rinaturazione del Po

Anche il Progetto WWF di rinaturazione del Po rientra nelle azioni da fare per contrastare la crisi idrica. Il progetto è finanziato con 357 milioni di euro inseriti nel PNRR per riforestare e riqualificare zone umide, rami laterali lungo il Po, dal Piemonte al Delta proposti da WWF e ANEPLA. E’ anche l’unico progetto a scala di bacino dell’intero PNRR. Al di là delle proposte “emergenziali” (e spesso controproducenti), il WWF trova soluzioni e riesce ad imporle alla politica e dimostra che si possono portare avanti progetti e iniziative concrete a scala di bacino, in linea con le direttive europee e la strategia Europea per la biodiversità.
“Le soluzioni ci sono ma bisogna agire secondo una logica di bacino, di adattamento ai cambiamenti climatici, rimettendo in discussione anche l’attuale ripartizione dell’uso dell’acqua: le concessioni devono infatti essere rimodulate con l’attuale situazione climatica che vede una drastica e a tratti drammatica riduzione della disponibilità d’acqua” ha commentato Andrea Agapito Ludovici, Responsabile Programma Acque WWF Italia.

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