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L'impegno di alcuni Paesi per il Clima

Un accordo globale per ridurre le emissioni globali e non solo. Alcune buone notizie dall'Europa e dal mondo per agire contro la crisi climatica

Come ogni mercoledì torna l’appuntamento con alcune buone notizie per il clima che arrivano dall’Europa e dal mondo.

Un accordo per ridurre le emissioni di metano

24 Paesi sottoscrivono accordo per ridurre le emissioni globali da metano attraverso il Global Methane Pledge, un’iniziativa siglata a settembre tra UE e Usa per ridurre le emissioni globali di metano che sarà lanciata alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop26) a novembre. Il metano, secondo le stime dell’IPCC, è responsabile di circa la metà dell’incremento di un grado netto di temperatura nel riscaldamento globale a partire dall’era pre-industriale.

Più sovvenzioni per chi elimina caldaie a gas

Il Regno Unito vuole aumentare le sovvenzioni di almeno 5.000 sterline (6.840 dollari) per i proprietari di case che eliminano le caldaie a gas e le sostituiscono con pompe di calore.

Le pompe di calore, che usano l’elettricità per assorbire il calore dall’aria e trasferirlo nei radiatori e nel riscaldamento a pavimento, costano circa tre volte tanto quanto una caldaia a gas. Ma la loro adozione sarà fondamentale per il Regno Unito per rispettare il suo impegno di raggiungere zero emissioni nette di gas serra.

Il tribunale francese ordina al governo di rispettare gli impegni sul clima

Un tribunale francese ha ordinato al Governo di onorare gli impegni presi contro il cambiamento climatico prendendo tutte le misure necessarie entro e non oltre la fine di dicembre 2022. La sentenza ha stabilito che il governo dovrà rispettare il suo impegno di ridurre le emissioni di gas serra francesi del 40% entro il 2030 rispetto al 1990.

L’anticipo dell’uscita dal carbone in Germania

Una buona notizia arriva anche dal nord Europa, dove la nuova coalizione tedesca anticipa al 2030 l’uscita dal carbone in Germania. Dal documento emerge anche che si intende utilizzare il 2% dei terreni per i parchi eolici on-shore, dotare tutti i tetti adatti di pannelli solari e ridurre il tempo per la pianificazione e i permessi di almeno la metà.

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