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Pesca. spelendida giornata per i pesci

Tutti i punti chiave fortemente suggeriti dal WWF sono stati votati e approvati : – Rendimento massimo sostenibile – entro il 2020 – Piani pluriennali (MAP) da attuarsi entro 4 anni – L’impegno per eliminare i rigetti –…

Tutti i punti chiave fortemente suggeriti dal WWF sono stati votati e approvati :
– Rendimento massimo sostenibile – entro il 2020
– Piani pluriennali (MAP) da attuarsi entro 4 anni
– L’impegno per eliminare i rigetti
– Regionalizzazione – in favore di una sempre maggiore condivisione nella gestione della pesca
– Pesca in acque extra-europee – le flotte dell’UE potranno pescare solamente le eccedenze dei paesi
extra UE ; lotta dell’Unione Europea contro la pesca INN (illegale, non regolamentata e non
dichiarata)

Commentando i risultati del voto di oggi, Roberto Ferrigno, Coordinatore WWF per la Pesca A BRUXELLES ha dichiarato: “Il WWF è enormemente felice. Questa è una tappa fondamentale per attuare una vera riforma della politica comune della pesca europea, per rendere la pesca più sostenibile. E ciò è stato ottenuto nonostante l’opposizione implacabile di alcuni individui in seno alla Commissione Pesca del Parlamento Europeo, che hanno lottato a lungo per mantenere lo status quo. E’ una vittoria per lo straordinario gruppo di deputati che hanno fortemente voluto questo cambiamento “.

“La Commissione Pesca del Parlamento Europeo ha dimostrato con questo i voto che il Parlamento
Europeo ascolta i pareri scientifici e vuole realmente ricostituire gli stock ittici”

Il WWF invita ora il resto dei deputati in Parlamento a difendere questa posizione nel voto in plenaria che ci sarà nei primi mesi del 2013 e mantenere questa linea in vista dei negoziati, ancora più difficili, con i Ministri della pesca nel Consiglio Europeo del prossimo anno ” ha detto Marco Costantini responsabile mare WWF Italia.

Il WWF ritiene che la riforma della Pesca debba essere approvata entro la fine del 2013, per l’adozione di un nuovo quadro normativo che porti ad una pesca realmente sostenibile sul piano ambientale ed economico.
Il WWF a livello europeo segue da mesi la riforma della pesca con l’iniziativa online “Impediamo la bancarotta degli oceani” che ha prodotto 30.000 email inviate ai parlamentari europei e ben 150.000 firme raccolte su una petizione per una riforma ambiziosa e radicale.

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