L’ABC DELLA SPECIE
Il colore del mantello può variare da rosso scuro a giallo pallido, varia anche l’intensità del nero delle strisce e il loro “pattern”. Generalmente le tigri del Sud Est asiatico hanno un colore più scuro e hanno più strisce, mentre le tigri delle aree settentrionali sono più chiare e hanno meno strisce. Di solito la pelliccia è corta, ma nel caso delle tigri che vivono nelle zone dell’Estremo oriente russo è più lunga e spessa.
Le tigri si possono trovare in una grande varietà di habitat, nei bacini di drenaggio di fiumi e laghi, nelle foreste montane, nei boschetti erbosi, nelle foreste miste di pioppi e querce, nelle pianure alluvionali e nelle foreste tropicali.
Le tigri raggiungono la maturità sessuale intorno ai 5-7 anni di età. Dopo circa 100 giorni di gestazione, la femmina partorisce da uno a sette cuccioli. Nascono con gli occhi chiusi e indifesi, per questo, per il primo mese di vita la femmina resta nella tana per la maggior parte del tempo e il suo raggio d’azione è ridotto comunque nei pressi della tana. A 18-20 mesi le giovani tigri diventano indipendenti, iniziano a cacciare da sole ma restano nei pressi della tana.
CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ
Grazie ad alcuni studi di radio-tracking è stato appurato che le tigri hanno abitudini principalmente crepuscolari e notturne. Sono solitarie e cacciano seguendo la preda e attaccandola all’improvviso con agguati. Una tigre adulta può consumare fino a 32 kg di carne per singolo pasto. Nelle aree tropicali le tigri possono partorire durante tutto l’anno, mentre nelle aree temperate partoriscono solo a primavera. Le tigri possono allevare i loro piccoli tra la vegetazione, nelle cavità degli alberi o nelle grotte.
Alcune tigri del Bengala sono chiamate “tigri bianche”, a causa di un gene recessivo per questa colorazione. Oltre al manto bianco o color crema, hanno anche il naso rosa e gli occhi azzurri.
LE MINACCE
Da secoli il felino più grande del mondo viene costantemente minacciato dall’uomo. Le tigri vengono cacciate per sport, per paura, per superstizione e perché possono aggredire il bestiame domestico. Secondo alcune culture, le loro ossa tritate rendono più forti, mentre secondo altre, gli organi genitali possono aumentare la virilità e gli occhi sono in grado di curare malattie della vista. La pelliccia della tigre è considerata una merce pregiata, come simbolo di lusso e di potere. I cuccioli vengono venduti come animali da compagnia. Per tutti questi motivi le tigri stanno scomparendo, giorno dopo giorno, e con esse anche il loro habitat.
Secondo gli esperti sono rimaste meno di 3.000 tigri in natura, un dato che mostra un declino costante e un serio rischio per le popolazioni di tigri. Dal 1940 a 1980 tre sottospecie si sono già estinte: la tigre di Bali, di Java e del Caspio. In India, da sempre considerata patria principale delle tigri, una stima del governo ha mostrato che probabilmente sono rimasti solo 1.411 esemplari. Si ritiene che il 95% delle tigri selvatiche si siano estinte nell’ultimo secolo.
COSA FA IL WWF
“Operazione Tigre”: era il 1973 quando lanciammo questa campagna di comunicazione, la prima in assoluto a difesa di una specie. Una dei maggiori risultati è stato il lancio del Progetto “Tigre in India”, dove un piano nazionale di conservazione della durata di sei anni e l’istituzione di 15 nuove riserve portarono all’aumento del 30% della popolazione di tigri. Un risultato importante per diminuire il rischio di estinzione, ma non in grado di invertire la rotta: le tigri hanno continuato a diminuire. È così che nel 2010 abbiamo inaugurato l’Anno della Tigre. La campagna ha avuto il suo culmine nel novembre del 2010, quando i rappresentanti dei governi di tutti i Paesi che ancora ospitano tigri selvatiche si sono riuniti nel primo Summit mondiale sulla Tigre. In questa occasione è stato messo a punto un piano per fermare la pericolosa tendenza che rischia di portare all’estinzione delle tigri, con una grande sfida: raddoppiare il numero di tigri entro il 2022. Siamo in prima linea per raggiungere questo obiettivo. Le strategie adottate tendono sia a misure di emergenza per salvare le tigri in pericolo, sia ad azioni a lungo termine per assicurare loro un futuro.