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Due nidi di tartaruga marina in Sicilia sorvegliati dai volontari WWF

E’ il caso di dire ‘stessa spiaggia, stesso mare’: due esemplari di tartaruga Caretta caretta sono tornate anche quest’anno a deporre le uova nelle loro coste preferite, due tratti di spiaggia tra Sciacca e Menfi, sulla costa siciliana…

E’ il caso di dire ‘stessa spiaggia, stesso mare’: due esemplari di tartaruga Caretta caretta sono tornate anche quest’anno a deporre le uova nelle loro coste preferite, due tratti di spiaggia tra Sciacca e Menfi, sulla costa siciliana agrigentina.
Le tracce del loro passaggio verso il punto di deposizione sono state riscontrate sia a Sciacca, località San Marco, che a Menfi al Lido Fiori. Dopo aver individuato  i due nidi  i volontari del WWF li hanno messi in sicurezza e avviato la sorveglianza. A fine settembre, se tutto andrà bene, le uova dovrebbero schiudersi, e le piccole tartarughine correranno istintivamente verso il mare: nelle prime ore di vita è molto alto il rischio di finire vittima di predatori.
La segnalazione si deve ad un gruppo di giovani turisti che da mezzanotte alle 2 sulla spiaggia di Menfi hanno assistito emozionati alla deposizione di una delle mamme tartaruga. Questo è sicuramente un successo della Campagna WWF “Segui le tracce” lanciata per stimolare i cittadini a diventare sentinelle della biodiversità sul proprio territorio.
Maria Teresa, Carlo, Laura, Marina e Paolo, hanno subito segnalato l’episodio alla Riserva naturale regionale di Torre Salsa, gestita dal WWF. Dopo le segnalazioni alla Ripartizione Faunistica ed alla Guardia Costiera per l’attivazione delle procedure di rito il nido è stato esaminato anche la responsabile regionale del Progetto Tartarughe WWF, Stefania D’Angelo.
Il WWF ha fatto appello alla sensibilità di tutti per creare una rete di volontari di natura per monitorare il nido, soprattutto per il prossimo settembre quando lo stare in spiaggia di notte diventa più complicato ed il turismo è meno presente. La tartarughe marine sono seriamente minacciate perchè sensibili a molte attività umane, tra cui l’invasione di cemento sulle coste utilizzate per la riproduzione e la pesca eccessiva. Si stima che ogni anno circa 150mila tartarughe marine vengono catturate da attrezzi di pesca nel Mediterraneo e che di queste almeno 40.000 ne muoiano.
 

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