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Si schiude il nido di tartaruga marina sul litorale cosentino

Su 110 uova deposte lo scorso 27 giugno, ben 98 tartarughine sono state assicurate al mare. La schiusa di Caretta caretta verificatasi nei pressi del Lido Adria, in località Mille Pini, nel territorio di Cassano allo Ionio, è…

Su 110 uova deposte lo scorso 27 giugno, ben 98 tartarughine sono state assicurate al mare. La schiusa di Caretta caretta verificatasi nei pressi del Lido Adria, in località Mille Pini, nel territorio di Cassano allo Ionio, è stato un vero successo. Circa il 90 per cento delle uova che erano state deposte in questo sito si sono schiuse. Si tratta di una percentuale veramente eccezionale che sta a dimostrare come sul litorale sibarita esistano condizioni ancora ideali perché la tartaruga marina Caretta caretta continui a nidificare come da milioni di anni.

Ma il successo della deposizione è anche un successo dei ricercatori e dei volontari dell’Oasi WWF di Policoro, che hanno monitorato il litorale dal 9 giugno scorso, e, dopo la scoperta del nido (27 giugno), ne hanno sorvegliato ininterrottamente l’area fino alle ultime fasi dell’incubazione e schiusa.

(video Pierluigi Rizzo, Università della Calabria)


Protagonisti dell’evento
sono Patrizia Rima, esperta del progetto “Tarta Care” promosso e coordinato sin dal 2000 dal Dipartimento di Biologia, ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria e i ricercatori (biologi e veterinari) Gianluca Cirelli ed Erika Ottone del Centro Recupero Animali Selvatici Provinciale e Tartarughe Marine dell’Oasi WWF di Policoro, titolare di progetto di ricerca dal 2009 e per il tratto di costa che percorre la Calabria da Punta Fiumenica (Corigliano – CS) a Punta Prosciutto (Campomarino – TA) comprendendo il tratto di mare della Basilicata.

Dopo la schiusa di tre anni fa, curata sempre dai ricercatori WWF di Policoro, si conferma questo un tratto di mare tra quelli più attivi per nidificazioni dell’alto Ionio. Lo scavo del nido è avvenuto sotto il controllo, oltre che dagli esperti del progetto Tarta Care e dai ricercatori dell’Oasi WWF e Centro Recupero Animali Selvatici e Tartarughe marine di Policoro, anche dalla Capitaneria di Porto di Trebisacce nella persona del maresciallo Rosario Lanza, dal responsabile Lipu Salvatore Golia e dai volontari dell’associazione di protezione Civile g.e.r.a distaccamento di Sibari.

Il responsabile del Centro WWF di Policoro Antonio Colucci, congratulandosi e sottolineando il grande sforzo sostenuto dai volontari, auspica che eventi come questo possano contribuire a scongiurare un uso scellerato del mare e del territorio.
“Un grazie al Sindaco e all’Amministrazione comunale di Cassano allo Ionio – sottolinea Colucci – , per l’aiuto e la disponibilità tecnica e logistica assicurata. Un ringraziamento speciale all’avvistatore Fausto Garofalo e al nostro “angelo custode” Angelo Di Pinto. Sono stati centinaia i visitatori giornalieri, ordinati e silenziosi, accorsi a condividere con gli addetti ai lavori un momento magico e irripetibile”.

“Queste segnalazioni – sottolinea Marco Costantini, Responsabile del programma Mare WWF – sono anche il risultato della campagna di informazione ‘trova la traccia’ che il WWF sta portando avanti sulle coste dell’Italia meridionale”.

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