Pandanews

Intervista a Lisa Casali, testimonial WWF per l’alimentazione sostenibile

“Guardare le cose da un’altra prospettiva e mettere in discussione tutto il nostro stile di vita alla ricerca di soluzioni più green. Il cibo, per esempio, basterebbe osservarlo da un altro punto di vista per rendersi conto di…

“Guardare le cose da un’altra prospettiva e mettere in discussione tutto il nostro stile di vita alla ricerca di soluzioni più green. Il cibo, per esempio, basterebbe osservarlo da un altro punto di vista per rendersi conto di quanta parte ne sprechiamo. Si può ottenere molto persino dal gambo di un broccolo o dalla buccia di una zucca, ma pochi, purtroppo, lo sanno». Lisa Casali è dal 2011 testimonial WWF per l’alimentazione sana e sostenibile, dal 2016 è anche è Ambassor MSC per la pesca sostenibile. Nella sua formazione si uniscono la passione per la cucina e un solido approccio scientifico: è laureata in Scienze Ambientali.

Quali sono le soluzioni da te creativamente adottate per fronteggiare gli sprechi alimentari? “Regola numero 1 del mio modo di cucinare: usare tutto! A proposito di frutta e ortaggi, dobbiamo sempre ricordarci che ogni parte è commestibile e merita di essere valorizzata. In generale, nel nostro rapporto con il cibo, non dobbiamo mai dimenticare che le risorse del pianeta sono limitate e pertanto il loro utilizzo deve essere sempre assolutamente consapevole.

Quali suggerimenti daresti per i consumatori che vogliono “scegliere” i prodotti giusti al supermercato o al mercato?
Stagionalità e buon senso prima di tutto. Ci sono prodotti che è bene acquistare locali, meglio se da piccole produzioni biologiche e perché no, prodotti proprio nelle Oasi WWF. Altri prodotti invece, arrivano necessariamente da lontano come cacao, caffè, frutta tropicale, per questi optiamo per il commercio equo e solidale. Una volta a casa, disponiamo ogni cosa al suo posto e teniamone d’occhio stato di conservazione e scadenza, solo così potremo gustare ogni prodotto al meglio e ridurre gli sprechi.

Parlaci della collaborazione con il WWF..”Da sempre sono una sostenitrice del WWF e di tutte le attività in cui è coinvolto. Il mio sogno è, un giorno, di potermi dedicare completamente all’attività di volontariato e poter dare un contributo pratico alla riuscita di progetti nati per la salvaguardia di foreste e specie minacciate. Tra le iniziative più belle fatte insieme non posso dimenticare quelle con le scuole al mercato e la valutazione dei progetti Panda Club. Indimenticabili sono soprattutto la serietà e professionalità delle tante persone che lavorano ogni giorno per questa associazione”.

Qual’è il piatto “energivoro” per eccellenza, che ha il maggior impatto sulle risorse (da evitare), e quello più sostenibile che vorresti promuovere. Quello energivoro è sicuramente la classica bistecca, ovvero la cena preferita per buona parte della popolazione dei paesi più ricchi: è responsabile del depauperamento di buona parte delle risorse del pianeta così come di varie forme di inquinamento. Non è necessario cancellarla dalla propria alimentazione ma limitarne il consumo a non più di una volta alla settimana. Bisogna sforzarsi ad essere un po’ più creativi, riscoprendo e rivalutando, per esempio, i legumi.

Sono una vera fan di fagioli, ceci, fave, lenticchie, roveja e cicerchie. Ci sono molti pregiudizi sui legumi e a tante persone fanno venire in mente pasta e fagioli e poco altro, in realtà, se ne può fare un utilizzo molto più ingegnoso e alternativo, anche in piatti freschi e contemporanei, magari facendoli germogliare. Persino l’acqua di cottura dei fagioli è preziosa e può sostituire gli albumi in tantissime preparazioni. Portateli in tavola oggi stesso”.

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