Panda

Aiutaci a salvare il panda!
  • 1869
    l’anno in cui Padre David fece conoscere il Panda in occidente.
  • 20
    anni la durata della vita di un panda.
  • 12
    -38 kg è la quantità di bambù che mangia in un giorno.

L’ABC DELLA SPECIE

È un animale inconfondibile per il suo mantello bianco e nero, la sua forma tondeggiante e l’habitat in cui vive. Il panda è legato alle foreste miste di bambù della Cina sud-occidentale, nelle province del Sichuan e sui monti Qin nello Shaanxi, dove occupano territori fino a una quota di 4.100 metri sopra il livello del mare.

È un animale solitario e timido che trascorre il giorno al riparo nella foresta nutrendosi di germogli, dai 12 ai 38 Kg al giorno, appartenenti ad almeno 60 specie diverse di bambù. Soltanto l’1% della sua dieta è composta da altre specie di piante e da carne. I panda mangiano di giorno e di notte, dormono nei tronchi vuoti degli alberi, nelle fessure delle rocce o nelle grotte.

I cuccioli di panda appena nati sono minuscoli: pesano circa 100 grammi e sono lunghi 13 cm. A tre mesi imparano a camminare e, a sei mesi si muovono con agilità tra le piante di bambù.

Sebbene la stima attuale sia di circa 1.900 individui, si ritiene che il numero di panda maturi che si riproducono sia compreso tra 500 e 1.000.

CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ

Appartiene alla famiglia degli orsi, e quindi ha un sistema digerente da carnivoro, pur essendosi adattato a una dieta quasi completamente vegetariana.

Le diverse specie di piante di bambù fioriscono tutte insieme su grandi aree a intervalli regolari (da 10 a 100 anni, a seconda della specie) e poi muoiono. Quando i panda vivevano in grandi aree, riuscivano a spostarsi alla ricerca dei luoghi dove i bambù erano fioriti, oggi questi spostamenti sono sempre più lunghi e difficoltosi.

Il panda, in quanto specie della famiglia degli orsi, non ha un pollice opponibile come le scimmie e gli umani e usa quindi un osso adattato come un “falso-pollice” per afferrare e manipolare il bambù.

LE MINACCE

Come molte altre specie, il panda è in pericolo perché le sue foreste vengono distrutte e sono sempre più ridotte ed isolate. Questo porta gli animali a spostarsi maggiormente esponendosi al bracconaggio e a molti altri rischi. L’ultimo nostro censimento ha individuato 1.864 panda, di cui almeno 1.000 nelle aree protette create dal WWF in collaborazione con il governo cinese. La deforestazione, la costruzione di nuove strade, di dighe e di insediamenti urbani causa la riduzione e frammentazione dell’habitat del panda che oggi è relegato a una ventina di aree residue, per una estensione complessiva di circa 23.000 km2. Le foreste in Cina, diminuiscono di anno in anno a causa di un crescente disboscamento e diventa quindi sempre più difficile per questo animale trovare germogli di bambù necessari al suo sostentamento.

Credits: Bluelabs

COSA FA IL WWF

Vorremmo che il panda si potesse dichiarare salvo e dedicarci ad altre specie minacciate facendo di lui il simbolo delle campagne di conservazione vinte! Ma quel giorno è ancora lontano e dobbiamo continuare a impegnarci nell’istituzione di nuove aree protette e nella gestione delle riserve create dal WWF in Cina che permettono ai panda di spostarsi, nutrirsi e riprodursi in modo sicuro. Dobbiamo sostenere il lavoro quotidiano del personale e dei veterinari della riserva di Wolong, che si prendono cura degli esemplari di panda, continuando ad organizzare corsi di educazione allo sviluppo sostenibile per la popolazione locale. Dobbiamo proseguire nel nostro impegno con il governo cinese per la sensibilizzazione della popolazione locale per arginare il disboscamento delle foreste e il bracconaggio.

Nella riserva di Wolong stiamo anche sviluppando nuove tecniche innovative per studiare e proteggere i panda come le “camera traps”: telecamere ad alta tecnologia, collegate via satellitare, che riprendono ogni momento del ciclo biologico dei panda segnalando eventuali pericoli per la loro sopravvivenza.

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.