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Al via il primo campo antibracconaggio WWF nel Fucecchio

Nei primi giorni già elevate sanzioni amministrative per 2.700 euro   È partito nei giorni scorsi il primo campo antibracconaggio WWF nel Padule di Fucecchio, crocevia di uccelli acquatici ma anche uno degli ATC (Ambiti Territoriali di caccia)…

Nei primi giorni già elevate sanzioni amministrative per 2.700 euro

 
È partito nei giorni scorsi il primo campo antibracconaggio WWF nel Padule di Fucecchio, crocevia di uccelli acquatici ma anche uno degli ATC (Ambiti Territoriali di caccia) più popolosi d’Italia, tra le province di Firenze, Pistoia e Lucca. Nei primi tre giorni di campo le Guardie volontarie del WWF hanno effettuato 60 controlli elevando circa 2.700 euro di sanzioni amministrative (che saranno incassate dalle amministrazioni) e due denunce penali. Il campo è organizzato dal coordinamento nazionale delle guardie WWF con la collaborazione delle guardie WWF della Toscana, in coordinamento con i Carabinieri forestali ed è finalizzato alla prevenzione e repressione degli illeciti contro la fauna in migrazione.
Sono quasi 13.500 gli uccelli acquatici censiti (6.000 alzavole) nel gennaio 2017 nel Padule di Fucecchio, la più grande area umida interna italiana con i suoi 1.800 ettari. La forte pressione venatoria rende il territorio purtroppo soggetto a fenomeni di bracconaggio sia sulle specie acquatiche che su fringillidi, sturnidi e turdidi, fino purtroppo a interessare specie rare e protette come la cicogna nera (un esemplare trovato impallinato nel 2010 a Fucecchio). Indiscriminato anche qui l’uso dei richiami elettromagnetici (fonofil). Benché le amministrazioni abbiano cercato di tutelare parte di queste aree chiudendo al prelievo venatorio e in parte limitando l’attività, in tutta la zona compresa nelle tre province sono autorizzati circa 550 appostamenti fissi, di cui 110 per la caccia agli acquatici.  Una caccia questa indirizzata sulla fauna in migrazione, quindi con una pressione venatoria molto dannosa
25 guardie giurate e una quindicina di volontari provenienti dalle province di Siena, Pisa, Lucca, Pistoia, Prato e Firenze sono presenti fino alla fine di dicembre in zona con servizi coordinati con i Carabinieri forestali finalizzati al controllo di questo territorio. Da metà novembre a fine dicembre saranno svolti servizi di vigilanza all’interno dell’area protetta, nell’area contigua e nelle colline intorno al Padule. Contestualmente si effettueranno anche sopralluoghi nei comuni del senese, dove negli ultimi tempi si sono verificati atti di bracconaggio nei confronti del lupo.
Dove. Questa porzione di Toscana si trova tra le due grandi direttrici di comunicazione Firenze-Livorno da una parte e autostrada Firenze Mare dall’altra. Tutto ciò ha fatto si che questo specchio d’acqua inserito dentro una grande area urbanizzata sia un’area strategica per tante specie di uccelli. Anche la locale storia venatoria della zona umida del Padule testimonia la ricca presenza di fauna migratoria e stanziale, con beccacce, beccaccini, quaglie, tortore, tordi, fagiani. Già i Medici avevano promulgato delle leggi che regolavano le battute di caccia in padule.

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