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Servono subito azioni immediate per proteggere la natura

Il Summit ONU che si è concluso ieri sera ha visto i Capi di Stato e di Governo riconoscere la valenza catastrofica della perdita globale di biodiversità, che mette a rischio la salute umana e i nostri mezzi…

Il Summit ONU che si è concluso ieri sera ha visto i Capi di Stato e di Governo riconoscere la valenza catastrofica della perdita globale di biodiversità, che mette a rischio la salute umana e i nostri mezzi di sussistenza e sottolineare con molta enfasi i collegamenti tra le pandemie globali e la distruzione e il degrado della natura. I leader mondiali hanno evidenziato la mancanza di un’adeguata capacità d’azione dello scorso decennio e l’urgenza di un’iniziativa che miri a contrastare la perdita di biodiversità e ponga la natura sulla strada del risanamento e della ripresa. Molti paesi hanno deciso di assumere nuovi impegni, ma su scala globale c’è ancora molto da fare per arrestare la crisi dei sistemi naturali.

Marco Lambertini direttore general del WWF Internazionale ha dichiarato: “Gli impegni che abbiamo potuto ascoltare ieri in occasione del Summit ONU sulla Biodiversità devono essere subito sostenuti da un’azione immediata a protezione della natura e il prossimo anno con un Piano per la biodiversità post 2020 ambizioso e trasformativo, nell’ambito della CoP 15 sulla Diversità Biologica di Kunmimg in Cina. L’Umanità sta causando un danno al nostro pianeta che ha raggiunto livelli senza precedenti, facendo registrare una perdita della natura e della biodiversità ad una velocità scioccante e pericolosa. Noi stiamo venendo meno al nostro dovere morale di convivere con la natura, depauperando la biodiversità ed esponendoci così a gravi rischi per la nostra salute, per l’economia e per i nostri mezzi di sussistenza. Le pandemie, gli incendi boschivi, il declino della fauna selvatica e il cambiamento climatico sono tutti sintomi d el nostro pericoloso e squilibrato rapporto con  il mondo naturale.”

“Alla vigilia del Summit abbiamo visto più di 70 leaders mondiali sostenere “L’Impegno dei leader per la Natura” mandando un segnale unitario per aumentare il livello di ambizione a favore della natura e di azione sul campo. Bisogna che tutti i paesi si uniscano allo sforzo globale per invertire la curva della perdita di biodiversità entro i prossimi 10 anni per il bene delle persone e del pianeta. Questo impegno è ineludibile se si vuole conseguire un vero sviluppo sostenibile e dare il proprio contrito a costruire una società che azzeri le emissioni di CO2, aumenti la biodiversità e elimini le diseguaglianze.”

Il Summit di ieri si è tenuto dopo che nelle scorse ottimane è stato lanciato dal WWF il Living Planet Report, con il quale è stato dimostrato come sia stato registrato in meno di 50 anni un declino medio di 2/3 delle popolazioni globali di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci, mentre il “Global Biodiversity Outlook” delle Nazioni Unite ha  documentato come nell’ultimo decennio i governi dei paesi di tutto il mondo abbiano mancato gli obiettivi indicati dall’ONU. A questi report è seguito un appello senza precedenti ad agire urgentemente a difesa della natura e l’ “Impegno dei Leader per la Natura” in cui più di 70 Capi di Stato e di Governo si sono impegnati a invertire la curva della perdita della biodiversità.

Lambertini aggiunge: “I Leader mondiali devono perfezionare e condividere un piano per la tutela della biodiversità e il cambiamento climatico per il 2021 ed ora è il tempo di fare un salto di qualità. Il WWF chiede un’azione urgente nel percorso verso il risanamento e il rilancio della natura entro il 2030 per porre fine alla distruzione degli habitat naturali, fermare la perdita delle specie e, cosa più importante, dimezzare l’impronta della produzione e dei consumi. E’ cruciale costruire le condizioni per una resilienza umana e planetaria alle crisi future: ecco perché Il New Deal Per la Natura e Persone non è mi stato così vitale”

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