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Salvare le tigri per proteggere il pianeta

Una specie fra le più conosciute e amate al mondo. Nel corso della storia, le tigri sono sempre state fra i principali animali protagonisti delle tradizioni culturali asiatiche, ma ancora oggi le vediamo perfino su marchi e loghi…

Una specie fra le più conosciute e amate al mondo. Nel corso della storia, le tigri sono sempre state fra i principali animali protagonisti delle tradizioni culturali asiatiche, ma ancora oggi le vediamo perfino su marchi e loghi usati in tutto il mondo. Nonostante ognuno di noi sappia benissimo come è fatta una tigre e questo animale sia parte nel nostro background culturale, l’effettiva presenza della tigre in natura si è ridotta a ritmi allarmanti. Le tigri oggi si trovano solo in 10 paesi e il numero di individui è calato del 95% nell’ultimo secolo.

Perdere le tigri non significherebbe solo fare a meno di una specie iconica, ma rinunciare anche a tutto ciò che la presenza della tigre garantisce: foreste e habitat integri, che forniscono benefici incalcolabili al clima, alle persone e alla fauna selvatica. Tom Gray, lo studioso di tigri presso la Tigers Alive Initiative del WWF, in occasione del World Wildlife Day, spiega cosa è a rischio se dovessimo perdere le tigri.

“L’habitat della tigre comprende nove dei più importanti bacini idrici dell’Asia, che forniscono acqua a più di 800 milioni di persone. Proteggere le foreste dove vivono le tigri è il modo migliore per prevenire la siccità, ridurre le inondazioni e limitare gli impatti del cambiamento climatico. È dimostrato che le aree protette riducono la deforestazione e in tutta l’Asia le tigri sono la forza trainante per creare e gestire efficacemente le aree protette. Per esempio, l’India ha recentemente dichiarato la sua 51° Riserva della Tigre, Srivilliputhur Megamalai nel sud dell’India, e questa nuova area protetta proteggerà più di 1.000 Km2 di habitat fluviale chiave. Qui in Cambogia, dove a novembre 2007 ho fotografato l’ultima tigre selvatica del Paese, gli “spiriti” delle tigri venivano utilizzati dalle comunità indigene per aiutare a regolare la gestione delle foreste e della fauna selvatica. La raccolta di piante preziose era permessa infatti solo in certi periodi dell’anno, solo dopo che gli spiriti della tigre erano stati placati. In caso contrario, le tigri selvatiche ti inseguivano nella foresta. Tuttavia, con l’estinzione della tigre, gli spiriti sono scomparsi e le foreste sono attraversabili da chiunque”.

Proteggendo le tigri si tutelano anche una moltitudine di altre specie

“Le aree protette in cui vivono le tigri proteggono gran parte dell’incredibile fauna asiatica. Prendiamo, per esempio, la riserva indiana Manas Tiger Reserve in Assam, dove le popolazioni di tigri sono in aumento. Oltre alle tigri, le praterie e le foreste della Manas Tiger Reserve sostengono l’unica popolazione globale ancora in vita del suide più piccolo e più raro del mondo – il maiale pigmeo – e, il mio animale preferito, anche il floricano del Bengala. Questo uccello selvatico in pericolo di estinzione, che ho studiato durante il mio dottorato, trova una compagna con un elaborato spettacolo che coinvolge gli altri maschi, che si ergono in cielo prima di precipitare giù scalciando come se guidassero una bicicletta. Senza le tigri queste e molte altre specie non sarebbero così ben protette”.

Un’icona culturale e spirituale per milioni di persone

“Sono diversi gli esempi di animali mitici, come l’unicorno, e le creature estinte, come il dodo e i dinosauri, che rimangono parte della coscienza internazionale. Le tigri sono un fenomeno globale, ma a meno che gli sforzi di conservazione non abbiano successo, si potranno conoscere solo attraverso gli zoo o attraverso video o immagini pubblicati dai media. Un mondo senza tigri sarebbe economicamente e spiritualmente un posto molto più povero. Dobbiamo continuare a concentrare i nostri sforzi per raddoppiare il numero di tigri in natura, così da assicurare che questa specie non diventi presto un’icona culturale ormai scomparsa”.

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