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Delta del Po: la situazione di Punte Alberete e Valle Mandriole

Venerdì 24 agosto il Carlino Ravenna ha dedicato una pagina molto interessante ai gravi problemi di due ex gioielli del Parco Delta Po: Punte Alberete e Valle Mandriole. La derivazione di acqua, l’intrusione salina, la diffusione di specie…

Venerdì 24 agosto il Carlino Ravenna ha dedicato una pagina molto interessante ai gravi problemi di due ex gioielli del Parco Delta Po: Punte Alberete e Valle Mandriole. La derivazione di acqua, l’intrusione salina, la diffusione di specie aliene, il peggioramento della qualità delle acque hanno messo in crisi ecosistemi di grande pregio e con questo specie ed habitat protetti da leggi e da convenzioni internazionali.

Sono problemi noti al WWF, che da vari anni raccoglie dati ed informazioni grazie ai propri attivisti di Ravenna e sollecita le Autorità competenti. Più recentemente è mobilitato anche il WWF Italia, nella consapevolezza che il pregio dell’ambiente deltizio ed i problemi da affrontare richiederebbero l’istituzione di un parco nazionale, come previsto dalla legge sulle aree protette.

I problemi denunciati dal Servizio Aree Protette non sono un novità per gli addetti ai lavori, ma è opportuno che l’opinione pubblica sia messa al corrente del patrimonio comune che in parte abbiamo già perso e che rischiamo di cancellare definitivamente, se non saranno adottate misure importanti di ripristino delle condizioni ecologiche preesistenti. Inoltre la tutela di Punte Alberete e di Valle Mandriole è un impegno che abbiamo nei confronti dei concittadini europei, dal momento che le due aree fanno parte della rete Natura 2000 ed il loro degrado ci costerebbe anche una multa salata.

Tuttavia è il caso di evidenziare che, a seguito di un incontro in Regione del maggio scorso, il WWF ha ottenuto l’istituzione di un apposito tavolo tecnico presso il Comune di Ravenna, coinvolgendo tutte le autorità competenti, oltre ad esperti di varie discipline necessarie per affrontare in modo adeguato problemi così complessi. E’ un primo risultato a cui il WWF guarda con parziale soddisfazione, dopo tanti anni di allarmi inascoltati, e con grandi aspettative. Sarà opportuno che l’opinione pubblica segua con attenzione questo estremo tentativo di recuperare un ambiente così degradato, ma così importante. E’ l’ultima chance per i due ecosistemi unici del Delta Po: se li perdiamo è per sempre e per tutti.”

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