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Urgente la messa in sicurezza oleodotto a Fiumicino

Il nuovo tentativo di furto di carburante sull’oleodotto Civitavecchia-Fiumicino scoperto ieri preoccupa il WWF che sottolinea quanto sia urgente un intervento immediato per mettere in sicurezza e monitorare in tempo reale la lunga condotta dell’Eni che attraversa la…

Il nuovo tentativo di furto di carburante sull’oleodotto Civitavecchia-Fiumicino scoperto ieri preoccupa il WWF che sottolinea quanto sia urgente un intervento immediato per mettere in sicurezza e monitorare in tempo reale la lunga condotta dell’Eni che attraversa la Riserva Statale del Litorale Romano.

Il nuovo episodio è avvenuto in un luogo adiacente a quello dove era già fuoriuscito il cherosene che in questi giorni ha provocato il disastro ambientale a Maccarese: i volontari WWF e LIPU, i collaboratori delle Oasi, le guardie volontarie WWF/nucleo di Roma e altri cittadini che hanno aderito all’appello delle associazioni, stanno ancora lavorando senza sosta per raccogliere la fauna colpita e monitorare l’espansione del carburante nell’area: a tutti il WWF rivolge un sentito ringraziamento per il supporto fornito.

Proprio oggi il WWF  ha  presentato insieme a LIPU un esposto alla  Procura  della  Repubblica di Civitavecchia dichiarandosi  “parte  offesa”, per i gravi danni ambientali provocati dalla fuoriuscita  del carburante,  chiedendo  di disporre gli opportuni accertamenti e valutazioni circa gli eventuali profili di illiceità penale.

In questi giorni si è anche deciso di chiudere al pubblico l’Oasi Bosco Foce dell’Arrone al fine di garantire la massima sicurezza e incolumità dei visitatori : l’Oasi verrà riaperta a data da destinarsi, fin quando le operazioni di bonifica del cherosene e tutte le azioni ad esso correlate non saranno formalmente concluse.

Il WWF ricorda che in occasione dell’Unità di crisi convocata martedì scorso dal Sindaco di Fiumicino aveva sottolineato come il problema dei furti di combustibile dagli oleodotti debba essere affrontato come tema di carattere nazionale che non può riguardare solo l’Eni ma tutte le società petrolifere che gestiscono oleodotti nel nostro paese. In questo senso sarebbe opportuno che la questione fosse posta in modo corretto dal Ministero dell’Ambiente e quello dello Sviluppo Economico. Il WWF ha inoltre auspicato un  programma pluriennale di adeguamento affinchè si aumenti il controllo, il monitoraggio e la tempestività degli interventi.

Il WWF rinnova l’appello ai volontari per partecipare alle operazioni di raccolta.
Tutte le informazioni sulle modalità di soccorso sulla pagina FB del WWF Italia: https://www.facebook.com/wwfitalia

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