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Abruzzo, Lombardia e Liguria, fringuelli e storni nel mirino

Tre regioni stanno già tentando di forzare la mano approvando la caccia in deroga a queste due specie

Caccia in deroga, ci risiamo

Dopo che la regione Abruzzo si era espressa favorevolmente alla caccia in deroga a storni e fringuelli, accordandosi per consentire l’abbattimento di quasi 28.000 uccelli di queste specie, ora tocca a Lombardia e Liguria. A giustificazione di tale deroga: le ricette della nonna. I piatti a base di fringuello e storno sono infatti nei ricettari tradizionali della Liguria, e la Giunta Regionale ha pensato bene di giustificare così l’abbattimento in deroga di queste due specie, protette a livello europeo. “Patrimonio e folclore”, “piatti tradizionali della cucina rurale ligure” vengono prima della tutela della biodiversità, sancita anche dall’articolo 9 della Costituzione.

Un accanimento su uccelli di pochi grammi

“Un accanimento senza alcuna giustificazione verso piccoli uccelli indifesi che pesano meno delle cartucce con cui vengono abbattuti – sottolinea il WWF: un fringuello pesa in media solo 20 grammi”. Mai, oltretutto si erano visti dei ricettari di cucina adottati a motivazione di un atto amministrativo. Il 17 febbraio scorso sette associazioni per la protezione della fauna e dell’ambiente (Enpa, Italia Nostra, Lac, Lav, Lipu Lndc, WWF) avevano scritto al presidente della Regione Liguria Marco Bucci, evidenziando “quanto forzate e surreali risultassero le motivazioni che erano state prefigurate per tale deroga”. La stessa Corte di Giustizia Europea nel 2021 ha condannato l’utilizzo delle deroghe censurando le tradizioni come giustificazione per la loro adozione”. Le associazioni hanno chiesto più volte di poter incontrare il governatore Bucci, mentre notizia dell’ultim’ora (14 luglio) è che anche la Lombardia sta seguendo la stessa strada.

Già lo scorso 14 febbraio la Direzione Ambiente della Commissione UE ha ricordato le quattro condanne della Corte di Giustizia UE sulla caccia in deroga già subite dall’Italia tra il 2008 e il 2011 per le pratiche abusive di alcune Regioni, Liguria inclusa.

Storni e fringuelli protetti in Europa

Nella riunione della Conferenza Stato-Regioni del 12 giugno 2025 si sono stabilite, su richiesta delle Regioni, le quantità di piccoli uccelli abbattibili in deroga al principio generale di protezione. Le Regioni italiane hanno concordato di far uccidere ai cacciatori più di 800.000 piccoli uccelli appartenenti a specie protette, come appunto il fringuello e lo storno, attraverso una forzatura del sistema delle “deroghe” previste dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE che protegge l’avifauna a livello europeo. Storni e fringuelli, infatti, sono specie protette in tutti i Paesi dall’Unione Europea e possono essere abbattuti solo in via eccezionale, come in caso di documentati danni alle colture.
Il WWF, insieme alle altre associazioni nazionali, ha già trasmesso una diffida formale a tutte le Regioni affinché non vadano avanti su questa scelta. Non esistono, infatti, motivazioni oggettive che giustifichino tali deroghe, se non la volontà di mantenere le promesse elettorali a scapito della tutela della biodiversità

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