Leopardo delle nevi

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  • 5.800
    metri la quota massima a cui è stato osservato.
  • 12cm
    la lunghezza della pelliccia sul ventre in inverno.
  • 300-500
    grammi a settimana l’incremento di peso dopo la nascita.

L’ABC DELLA SPECIE

Il leopardo delle nevi è un animale estremamente elusivo che vive nelle aree rocciose e montane dell’Himalaya, del Tibet, del Pamir, dei Monti Altai e di altre aree dell’Asia centrale. La più recente stima è di 2.710-3.386 individui maturi. In genere ogni individuo occupa un territorio ben definito, ma si sposta molto alla ricerca di prede, spesso molto localizzate. È proprio la densità delle sue prede a determinare la dimensione dei territori occupati: nelle aree in cui c’è abbondanza di prede, il territorio occupato da ciascun esemplare è più piccolo. Le densità sono di un 1 animale ogni circa 1.000 km2, tuttavia nelle aree ottimali si può arrivare anche a 1-3 individui per 100 km2. Caccia soprattutto di notte o all’alba e le sue prede abituali sono le pecore e le capre selvatiche, compresa la pecora blu e l’argali. Il leopardo delle nevi si ciba anche di cervi, giovani yak, asini selvatici e bestiame allo stato brado, essendo in grado di catturare prede tre volte più pesanti di lui. Diversamente dagli altri felini, il leopardo delle nevi ha un picco delle nascite ben definito: generalmente l’accoppiamento avviene alla fine dell’inverno, tra febbraio e marzo, mentre le nascite avvengono tra maggio e giugno. Il numero dei piccoli può variare da uno a cinque, ma generalmente è solo di due.

CARATTERISTICHE E CURIOSITÀ

Il leopardo delle nevi mostra vari adattamenti al clima freddo degli ambienti montani: corpo tozzo, folta pelliccia, orecchie piccole e arrotondate. Le zampe sono dotate di pelliccia anche tra i polpastrelli e gli permettono di camminare sulla neve. La coda, lunga e flessibile, lo aiuta a mantenere l’equilibrio sul terreno roccioso, è anche molto spessa, a causa dell’accumulo di grasso e della folta pelliccia e viene utilizzata per coprirsi il muso quando dorme.

Il leopardo delle nevi si riproduce all’età di 2-3 anni, ma stimare la percentuale di individui maturi, cioè con meno di 2 anni di età, è particolarmente difficile. Recentemente però, grazie all’uso di fototrappole sono state ottenute oltre 29.000 immagini in 12 anni e più dell’82% erano animali già indipendenti, ciò testimonia che solo una piccola percentuale della popolazione indagata ha una età inferiore ai 2 anni.

LE MINACCE

Il leopardo delle nevi è stato perseguitato e cacciato per anni per la sua stupenda pelliccia, particolarmente preziosa sul mercato. Oltre al bracconaggio, anche i conflitti con le comunità locali e la distruzione dell’habitat, minacciano costantemente la sopravvivenza di questo elegante felino: negli ultimi 20 anni abbiamo perso più di un quinto della popolazione. A questi pericoli bisogna anche aggiungere il cambiamento climatico, il riscaldamento globale sta infatti minacciando fortemente il futuro delle alte montagne himalayane dove vive il leopardo delle nevi, nonché fonte d’acqua per decine di milioni di persone, e dimora di una vasta varietà di fauna selvatica.

Credits: Bluelabs

COSA FA IL WWF

Diverse organizzazioni sono impegnate nella conservazione di questo felino e degli ecosistemi montani in cui vive, anch’essi minacciati. Gli sforzi sono concentrati, oltre che nella conservazione anche nel promuovere programmi di ricerca con lo scopo di ottenere maggiori informazioni sulla biologia della specie e in progetti di sensibilizzazione presso gli abitanti dei luoghi dove vivono i leopardi delle nevi. Sebbene la riproduzione in cattività sia sempre da considerare l’ultima chance per la conservazione delle specie selvatiche in quanto è molto difficile riportare in natura un animale nato e vissuto in uno spazio chiuso, oggi ci sono circa 600-700 esemplari che vivono in cattività in diversi zoo di tutto il mondo.

Siamo impegnati nel ridurre i conflitti tra questo predatore e le attività umane nelle aree rurali di montagna, promuoviamo programmi di educazione e di sviluppo sostenibile. Grazie alla nostra presenza con le sedi nazionali e regionali siamo impegnati per fermare l’estrazione mineraria nelle aree dove vive questo raro felino e nel controllare il mercato illegale di pelli.

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