Preapertura caccia: ennesimo attacco alla natura

Il WWF sta preparando le azioni legali necessarie con l’obiettivo di bloccare le delibere regionali che approvano queste ingiustificate deroghe

Mentre stanno per riprendere i lavori al famigerato DDL caccia, buona parte delle regioni hanno autorizzato (senza alcuna giustificazione scientifica) le giornate di preapertura della caccia in deroga, e da oggi si spara.

Nel frattempo, va avanti il DDL Montagna che prevede – tra le altre cose – la possibilità di gestire il lupo tramite abbattimenti, anticipando quello che sarà il recepimento del declassamento della specie avvenuto a livello europeo negli scorsi mesi e che comunque l’Italia non sarebbe obbligata ad attuare, nonché la cancellazione del divieto di caccia nei valichi montani, un’altra grave mossa che finirà per scardinare le tutele agli uccelli migratori.

A questo si aggiunge la deroga al divieto generale che consentirà di cacciare anche il fringuello, un uccellino di pochi grammi: il WWF sta preparando le azioni legali necessarie con l’obiettivo di bloccare le delibere regionali che approvano queste ingiustificate deroghe.

“Quello cui assistiamo in Parlamento è il peggiore attacco mai sferrato alla fauna selvatica in Italia, figlio di un disegno chiaro; capovolgere i valori in gioco, inclusi quelli costituzionali, e passare da un approccio fondato sulla tutela e sulla conservazione delle ricchezze naturali ad uno basato sulla loro mercificazione o sulla visione di una natura ostile da contenere con brutalità. Questa visione traspare chiaramente dall’azione di Governo e Parlamento che sin dal 2022 hanno operato in materia sfruttando le leggi di bilancio o operando nell’ambito delle competenze legate all’agricoltura intesa come parte lesa dai danni arrecati dai “pericolosi” animali selvatici. Da qui l’adozione di una serie di misure volte a dare carta bianca alla lobby di cacciatori e armieri, annullando le prerogative del mondo scientifico e ambientalista. Misure che da una parte si sono rivelate inutili a limitare i danni, dall’altra hanno determinato l’apertura di diverse procedure europee per violazione della normativa europea. Il DDL Caccia in discussione in Parlamento è quindi solo l’atto conclusivo di questa strategia, un testo gravissimo nella sua prima formulazione e reso ancor più grave dagli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza”, dichiara Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia.

Queste continue concessioni non solo erodono i pilastri su cui si fonda la tutela della biodiversità e degli animali, ma minano direttamente i basilari diritti dei cittadini: dalla libertà di movimento nelle aree naturali senza rischiare di essere impallinati al diritto di questa e delle future generazioni di mantenere una biodiversità sempre più ricca, fino al diritto di protestare di fronte a tali storture.

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attraverso il Governo e la maggioranza che la sostiene, sta facendo fare all’Italia un pericoloso, ideologico e anti-scientifico passo indietro sul tema della tutela di lupi e orsi, aquile e cervi, fringuelli e tutti gli altri animali dello straordinario patrimonio faunistico italiano.

Per questa ragione il WWF Italia ha chiamato i cittadini ad una mobilitazione diretta invitandoli a sottoscrivere la petizione “Stop Caccia Selvaggia”, appello condiviso ad oggi da più di 80.000 persone.

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