Prima bozza di trattato mondiale sulla plastica

Sebbene la bozza offra molte soluzioni efficaci, il WWF sottolinea come vi siano diversi elementi di debolezza.

WWF: testo promettente che necessita di misure ambiziose

A Marzo 2022, in occasione della ripresa della quinta sessione dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEA-5.2), è stata adottata una storica risoluzione per l’elaborazione di un trattato giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica. La prima bozza di questo trattato è ora pronta e pone le basi per i prossimi negoziati che si terranno a Nairobi a Novembre

Il WWF elogia la prima bozza completa del trattato globale sull’inquinamento da plastica che pone le basi per i prossimi negoziati sul trattato che si terranno a novembre.
Sebbene la bozza offra molte soluzioni efficaci che possono contribuire a porre fine alla crisi provocata dall’inquinamento da plastica, il WWF sottolinea come vi siano anche elementi di debolezza. Questa incertezza nel testo del trattato, evidenzia quante siano ancora le sfide da affrontare nei negoziati per raggiungere il nostro obiettivo di un pianeta libero dall’inquinamento da plastica.
“Questa bozza è solo il punto di partenza poiché entreranno ora nel vivo i negoziati sul testo del trattato. Se i paesi non riescono a stabilire forti misure comuni e sono tentati di optare per opzioni più volontarie, non riusciremo ad arginare l’insostenibile inquinamento da plastica che il mondo sta già sperimentando”, ha affermato Eirik Lindebjerg, Global Plastics Policy Lead del WWF.

Misure vincolanti sulla plastica monouso

“Abbiamo bisogno che i paesi aumentino le proprie ambizioni e finalizzino un trattato sulla plastica che sia vincolante a livello globale, con divieti sui prodotti monouso ad alto rischio e requisiti sull’uso dei prodotti che predano in considerazione il loro intero ciclo di vita e una transizione giusta. I paesi non si devono accontentare di niente di meno di questo”.
La bozza di trattato, nota anche come “Zero Draft” (“bozza zero”), rappresenta l il primo tentativo di mettore nero su biancociò chr dovrebbe essere il trattato globale sulla plastica e arriva prima del terzo appuntamento, sui cinque previsti dal percorso dei negoziati, che mira a finalizzare il trattato nel 2024.La bozza costituisce le fondamenta dei negoziati che passeranno da discussioni esplorative a veri e propri negoziati sul testo. La bozza si basa sui contributi forniti dai paesi nei negoziati precedenti e riflette la posizione attuale dei vari paesi, su cosa si concorda e cosa no.
Il WWF ritiene sia fondamentale, per eliminare la plastica più dannosa e creare uno standard minimo comune a livello globale, l’inclusione di divieti globali sui prodotti in plastica ad alto rischio, nonché sui polimeri e sugli additivi che destano preoccupazione. La bozza prevede anche la possibilità di sviluppare requisiti comuni di progettazione per i prodotti per garantire un’economia sicura e circolare per la plastica.
La bozza fornisce inoltre una buona base per ulteriori discussioni sulla creazione di un forte meccanismo di finanziamento in grado di sostenere l’attuazione in ogni paese sulla base di un approccio olistico e di solidarietà globale.
Tra le opzioni sono inclusi anche diversi articoli non vincolanti che non porteranno il mondo più vicino alla fine dell’inquinamento causato dalla plastica.

La “bozza zero” del trattato delle Nazioni Unite sull’inquinamento da plastica è stata pubblicata dal Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite il 4 settembre 2023 ed è disponibile qui >

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